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Attentatore Boston: "Tutto è nelle mani di Dio"

Prima telefonata dopo lʼarresto fra Dzhokhar Tsarnaev e la madre. La donna, Zubeidat Tsarnaeva, continua a difendere il figlio: "Eʼ rinchiuso come un cane, ma è innocente, è stato incastrato"

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"Sto bene e le mie ferite stanno guarendo. Tutto è nelle mani di Dio, dobbiamo essere pazienti e tutto si risolverà". Così Dzhokhar Tsarnaev, il 19enne, assieme al fratello Tamerlan (rimasto ucciso nello scontro a fuoco con la polizia) attentatore della maratona di Boston, nella prima telefonata fatta alla madre dopo l'arresto.

"Non ho potuto trattenermi dal piangere. Sta bene sì, ma è ancora un bambino ed è sconvolto", ha raccontato la madre, Zubeidat Tsarnaeva.

"Rinchiuso come  un cane" - "Per me è stato davvero difficile sentirlo e lo stesso è stato per lui: la conversazione è stata molto tranquilla, non poteva che essere così, è mio figlio. Ma fa male sapere che è rinchiuso come un cane, come un animale", ha proseguito la donna, che continua a difendere i due figli, sostenendo che siano stati vittime di una cospirazione e che non abbiano avuto a che fare con gli attentati del 15 aprile.