Strauss-Kahn, il primo scandalo nel 2008
Finì sotto inchiesta per una relazione con una dipendente del Fondo monetario internazionale
L'arresto per stupro negli Stati Uniti di Dominique Strauss-Kahn getta un'ombra cupissima sul futuro politico del direttore del Fondo monetario internazionale.
Ma non è il primo episodio. Il socialista francese aveva già visto minacciata la sua carriera nel 2008, in seguito alla rivelazione di una relazione con una sua dipendente. Strauss-Kahn però fu poi assolto da ogni sospetto di abuso di potere.
Fu il Consiglio d'amministrazione del Fondo a rivelare nell'ottobre del 2008 di aver aperto un'inchiesta interna sui rapporti fra il direttore e una economista ungherese, Piroska Nagy, in forze al dipartimento africano dell'Fmi. Strauss-Kahn era sposato con la sua terza (e attuale) moglie, la giornalista Anne Sinclair, noto volto della tv francese. La signora Nagy pure era sposata e proprio il marito aveva scoperto la relazione nata a Davos in Svizzera - fra le nevi del forum economico - nel gennaio 2008. L'uomo ne parlò al Fondo che affidò la vicenda a uno studio legale di Washington.
L'inchiesta, tuttavia, concluse che "non vi erano state molestie, né favoritismo, né altri abusi di potere". Il 25 ottobre il Consiglio del Fondo confermò Strauss Kahn nelle sue funzioni pur rimproverandogli un "grave errore di valutazione". DSK, come lo chiamano i francesi, da parte sua aveva presentato scuse formali e minacciò querele a chi avesse "diffuso pettegolezzi". La faccenda seppure privata non aveva fatto bella impressione mentre i 185 paesi del Fondo lottavano per contenere le prime ricadute della crisi mondiale.
La moglie: "Ci amiamo come il primo giorno"
All'indomani dello scandalo, sul suo blog, Anne Sinclair scrisse che aveva "girato pagina" rispetto a quella che definiva "l'avventura di una sera" concludendo "ci amiamo come il primo giorno". I francesi da parte loro non parevano male impressionati (anche il premier conservatore Francois Fillon sostenne il francese del Fondo parlando di una vicenda "assolutamente privata").