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Anche la Francia colpita dalle alluvioni: cinque morti

Sale il bilancio delle vittime, tra queste ci sono anche due bambini

E' di cinque morti, tra cui due bambini, il bilancio delle violente precipitazioni che si sono abbattute nella notte sul sudest della Francia, facendo esondare diversi fiumi e corsi d'acqua minori e provocando numerosi smottamenti.

L'episodio più tragico è avvenuto poco dopo la mezzanotte tra i villaggi di Cruviers-Lascours e Saint-Ce'saire-de-Gauzignan, sotto il versante meridionale del Massiccio centrale, nel dipartimento del Gard. L'automobile su cui viaggiava una famiglia di quattro persone è stata trascinata via dalle acque del fiume Droude, gonfiate dagli oltre 200 millimetri di pioggia caduti sulla zona in poche ore. Il padre è riuscito miracolosamente a uscire dall'abitacolo, ma per gli altri tre non c'è stato scampo: la madre e il figlio maggiore, di 4 anni, sono stati ripescati poco dopo l'incidente, morti annegati, mentre il corpo del bimbo più piccolo, di appena un anno, è stato ritrovato nel pomeriggio di oggi, dopo ore di ricerche da parte di polizia, gendarmeria e pompieri.

Meno di 50 chilometri più a nord, a Peyremale, un'altra persona è morta in circostanze simili. Il cadavere di un cinquantenne è stato ritrovato intrappolato nella sua vettura qualche centinaio di metri a valle di un piccolo ponte, che l'uomo aveva tentato di attraversare nonostante l'acqua avesse inondato la carreggiata. La quinta vittima della nottata è un pensionato, travolto da una frana mentre era alla guida sulla strada che unisce Villefort e Pied-de-Borne, due villaggi ai margini della catena montuosa delle Cevenne.

Messaggi di cordoglio per le famiglie delle vittime e di solidarietà agli abitanti delle zone colpite da piene e inondazioni sono giunte in giornata dal presidente Francois Hollande, dal premier Manuel Valls e dal ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve. Ma non sono bastate a placare le polemiche, indirizzate in particolare contro gli esperti del servizio Meteo France, che per la notte scorsa avevano indicato un pericolo maltempo limitato: diffondendo la cosiddetta "vigilanza gialla", per i dipartimenti del Gard e della Lozere, in cui sono avvenuti gli incidenti mortali, ma senza sancire un vero stato di allerta che avrebbe spinto autorità e popolazione a prendere maggiori precauzioni.