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Grandi città sempre più inquinateMetà popolazione vive nello smog

Secondo lʼOms, nei maggiori centri urbani della Terra lʼaria può essere mortale. Africa e Asia le situazioni peggiori, in Italia dati nella norma

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L'Organizzazione mondiale delle Sanità lancia l'ennesimo allarme smog: la metà delle persone che vive nelle maggiori città del mondo è esposta a livelli d'inquinamento superiori ai livelli raccomandati. Aumentano così tumori e altre malattie legate alle condizioni dell'aria. Le situazioni peggiori sono in Africa e Asia, in Italia e in generale in Occidente i dati sono più incoraggianti. Analizzate 1600 città in 91 Paesi del pianeta.

Aria tossica - Le rilevazioni dell'Oms sono impietose. Il 50 per cento della popolazione dei grandi centri urbani vive nello smog e respira un'aria inquinata, pericolosa, spesso mortale. Gli abitanti delle città monitorate sono esposti a dosi di inquinamento atmosferico due volte e mezzo superiore ai livelli massimi raccomandati. Solo il 12 per cento della popolazione urbana abita in città "respirabili". L'Organizzazione mondiale ha comunicato i dati dopo aver analizzato l'aria di 1600 città in una novantina di nazioni, riscontrando importanti squilibri tra i continenti.

Tanti fattori - Sono stati presi in considerazione le quantità di particolato (PM2.5 e PM10) presente nell'atmosfera. I fattori che contribuiscono a questo inquinamento sono i combustibili fossili, le centrali elettriche a carbone, i veicoli a motore per il trasporto privato e l'energia utilizzata negli edifici per cucinare e riscaldarsi. I dati migliori si riscontrano nelle città impegnate nell'uso di combustibili rinnovabili per la produzione di energia elettrica e nel miglioramento dell'impatto ambientale del motore dei veicoli.

Bene in Italia, giù Africa e Asia - In Italia, come in generale in Europa e nei Paesi Occidentali, i livelli d'inquinamento sono tra i più bassi. Le città italiane non superano la soglia del 50 per quanto riguarda i rilevamenti annui di PM10. Le "maglie nere" nel mondo sono le città africane e asiatiche, grandi megalopoli dove si raggiunge anche un livello di particolato superiore ai 300, 400 e 500, come in Pakistan, India e Senegal.

Tumori e malattie cardiache - Di conseguenza, aumentano le morti provocate da tumori, malattie cardiache e respiratorie. Nel 2012, sono decedute 3,7 milioni di persone sotto i 60 anni. "Possiamo vincere la lotta contro l'inquinamento atmosferico e ridurre il numero di persone affette da malattie respiratorie e cardiache, così come il cancro ai polmoni. Le politiche e le strategie efficaci sono ben chiare, ma devono essere attuate su scala sufficientemente ampia", dice il direttore dell'Oms per la Salute pubblica, l'ambiente e determinanti sociali della salute.