Una nuova ricerca monitorerà gli effetti dell'inquinamento atmosferico sui bambini come strumento di supporto alle politiche di sanità pubblica. Lo studio, finanziato dall'Unione europea, sarà coordinato dall'Università di Brescia e vedrà la partecipazione degli atenei di Pisa, Lecce, Perugia e Torino.
Un'indagine in cinque città italiane - L'indagine permetterà di approfondire le conoscenze scientifiche sui potenziali rischi per la salute per l'esposizione quotidiana alle sostanze inquinanti e valutare il possibile ruolo protettivo, o viceversa aggravante, di altri fattori nei confronti del danno biologico da inquinanti atmosferici nei bambini. Saranno reclutati mille bambini a Brescia, Lecce, Perugia, Pisa e Torino.
Le cinque città in esame sono caratterizzate da diversi livelli di inquinamento dell'aria, sia in inverno che in estate. Verrà raccolto un campione biologico (cellule della mucosa orale) da ogni bambino. Inoltre, i genitori compileranno un questionario con i dati di interesse per la ricerca.
Per scoprire se lo smog danneggia il Dna cellulare - Lo studio ha l'obiettivo di valutare l'associazione tra la concentrazione di alcuni inquinanti atmosferici (Pm10 e Pm0.5, ossidi di azoto, idrocarburi e altri) e alcuni marcatori di effetto biologico precoce, attraverso test specifici di laboratorio che rilevano la presenza di eventuali danni al Dna nelle cellule della mucosa della bocca di bambini di 6-8 anni.
Annalaura Carducci, docente responsabile dell'Unità di ricerca dell'ateneo pisano, spiega: "Se questi indicatori mostreranno una buona associazione con i parametri di inquinamento atmosferico, potranno essere proposti come test rapidi per la valutazione e il monitoraggio di specifiche situazioni ambientali e dell'impatto di interventi per contrastare gli effetti dell'inquinamento atmosferico sulla salute''.
Lo studio valuterà anche altre possibili fonti di esposizione a inquinanti aerei come quelli presenti nelle abitazioni, i fattori demografici e alcuni aspetti degli stili di vita che potrebbero influenzare gli effetti biologici.