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Squinzi promuove manovra di Renzi "Bene i tagli su Irap e su contributi"

Pesanti critiche da Susanna Camusso, che bolla come "recessiva" la legge di stabilità: "Uguale a tante altre manovre del passato"

squinzi poletti
ansa

"Quando ieri il presidente del Consiglio ha annunciato le misure per la legge di stabilità onestamente ho sentito che si realizzava quasi un nostro sogno". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che ha apprezzato l'eliminazione della componente lavoro dall'Irap e l'azzeramento dei contributi dei neoassunti per tre anni.

Alla domanda se le nuove misure prospettate dal governo determineranno una crescita dell'occupazione, Squinzi ha risposto che "è difficile da dirsi, le assunzioni si fanno quando c'è una richiesta del mercato che in questo momento è molto depresso". Tuttavia, ha aggiunto, si tratta di "serie misure fondamentali per far ritrovare la fiducia degli investitori".

Camusso: "Con questa manovra non si esce dalla recessione" - Molto critica sulla manovra la leader della Cgil, Susanna Camusso, che dichiara: "Il mix di tagli alla spesa e di riduzione fiscale per alcuni mi pare ci manterrà nello stato recessivo che vive il Paese". Secondo lei la legge annunciata dal premier Renzi "non mette in moto investimenti e occupazione". Commentando l'opinione della Cgil, Squinzi osserva che "l'Italia è un Paese libero dove ognuno ha le sue opinioni. Noi non la pensiamo così".

Cgil: "Simile a tante manovre del passato" - "Non vediamo nello schema della manovra - riprende la Camusso - un intervento che va nella direzione della ripresa" e "non vediamo grandi differenze con altre manovre che abbiamo già visto nel passato". Secondo il segretario generale della Cgil, se le risorse destinate al taglio all'Irap e all'azzeramento dei contributi per neoassunti per i primi tre anni fossero state utilizzate piuttosto in un "piano concreto" di assunzioni e di creazione di posti di lavoro, l'intervento "sarebbe stato più efficace per l'economia".

A suo giudizio "credere che la crescita del Paese riparta solo dal taglio delle tasse è un errore, è un esperimento già fatto che non ha creato né crescita né posti di lavoro". E infine, la Camusso sottolinea che non è una questione di manovra di destra o di sinistra. Al momento, aggiunge, "capiamo che i tagli sono molto consistenti ma non si indicano le coperture sulla sanità".