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Paura a Torino: sparatoria in città Un rapinatore ucciso dalla polizia

"Far West" in pieno centro. Braccato dalle volanti, lʼuomo ha estratto una pistola costringendo un agente a fare fuoco. Fermate due persone, ma non sarebbero i complici

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Un rapinatore è morto a Torino in una sparatoria nella zona della basilica della Gran Madre. La vittima è Giuseppe Virdò, 45 anni. La polizia ha interrogato due persone, un uomo e una donna amici del malvivente, ma non sarebbero suoi complici. Virdò aveva numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. Il 45enne è stato colpito dalla polizia al termine di un inseguimento.

Paura a Torino: sparatoria in città Un rapinatore ucciso dalla polizia

Il "Far West" è avvenuto in pieno pomeriggio, ai piedi della collina torinese, di fronte ad alcuni passanti. Bloccato dalle volanti, l'uomo ha minacciato di uccidersi; poi ha cercato di rubare una volante e ha puntato le sue armi contro gli agenti, costringendoli a sparare.

La sparatoria poco prima delle 17 in corso Moncalieri, dove è stato bloccato il malvivente. Scappava a bordo di una Fiat Multipla di colore scuro, con due amici, un uomo e una donna, che sono ora sotto interrogatorio negli uffici della questura del capoluogo piemontese. Gli investigatori stanno incrociando il racconto dei due amici della vittima con quello degli altri testimoni per ricostruire l'intricata vicenda.

L'uomo, pistole in pugno, aveva tentato di rapinare un negozio d'abbigliamento in via Garibaldi, nel centro città affollato per lo shopping del sabato pomeriggio. Una commessa, insospettita dal suo comportamento, ha dato l'allarme.

All'interno dell'esercizio commerciale è intervenuta una guardia giurata, costretta con le armi dal malvivente ad accompagnarlo nella fuga con l'auto di servizio, una Opel Corsa. Nel tragitto Virdò ha contattato i due amici per telefono, dando loro appuntamento davanti alla basilica della Gran Madre.

Lì, il malvivente ha liberato la guardia giurata, dopo avergli restituito la pistola di servizio scarica, ed è fuggito a bordo dell'auto dei due amici, ignari - secondo quanto hanno dichiarato alla polizia - di quello che era successo e delle intenzioni dell'uomo, un esponente di livello medio-basso della malavita torinese. L'auto si è diretta in collina, poi dopo un giro dell'isolato è tornata su corso Moncalieri, dove le volanti della polizia lo hanno accerchiato.

I due amici sono scesi dall'auto con le mani alzate, in segno di resa. Il bandito ha invece rivolto contro se stesso le sue due pistole. "Se vi avvicinate mi ammazzo", ha urlato in mezzo alla strada, a pochi metri da un gruppo di passanti che erano appena usciti da un vicino supermercato. E' stato a quel punto che è salito a bordo di una volante, nel tentativo di rubarla e di fuggire. Quando si è reso conto di essere braccato, ha puntato le armi contro i poliziotti e, quindi, li ha obbligati a sparare.

Il bandito è caduto sotto i colpi della polizia, che ha subito allertato il 118. L'intervento dei sanitari è stato immediato, ma il tentativo di rianimare il ferito si è rivelato inutile. Ad ucciderlo, secondo quanto appreso, è stato un proiettile alla testa.