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Il Papa: "Corruzione e burocrazia crocifiggono la dignità"

"La morte di Gesù è riflessa nei volti di tutti quelli che sentono il dolore della miseria, dello sfruttamento e della tratta, nei volti di coloro che sperimentano il disprezzo perché sono immigrati o anziani"

Il Papa:
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I volti delle donne al sepolcro di Gesù crocifisso "riflettono il volto di donne, di madri che piangono vedendo che la vita dei loro figli resta sepolta sotto il peso della corruzione che sottrae diritti e infrange tante aspirazioni, sotto l'egoismo quotidiano che crocifigge e seppellisce la speranza di molti, sotto la burocrazia paralizzante e sterile che non permette che le cose cambino".

Così papa Francesco nell'omelia della veglia pasquale.

"La morte di Gesù - ha proseguito il pontefice - è riflessa nei volti di tutti quelli che, camminando per la città, sentono il dolore della miseria, il dolore per lo sfruttamento e la tratta, e nei volti di coloro che sperimentano il disprezzo perché sono immigrati, orfani di patria, di casa, di famiglia, e di coloro il cui sguardo rivela solitudine e abbandono perché hanno mani troppo rugose".

Ma come le donne davanti al sepolcro, ha però spiegato il papa, anche noi "non dobbiamo rassegnarci al fatto che le cose debbano finire cosi, perché "come aveva detto Cristo è risorto, ed è questo il significato della Pasqua, Il palpitare del Risorto ci si offre come dono, come regalo, come orizzonte".

Con la Risurrezione Cristo non ha "solamente ribaltato la pietra del sepolcro, ma vuole anche far saltare tutte le barriere che ci chiudono nei nostri sterili pessimismi, nei nostri calcolati mondi concettuali che ci allontanano dalla vita, nelle nostre ossessionate ricerche di sicurezza e nelle smisurate ambizioni capaci di giocare con la dignità altrui".

L'invito di Francesco è quindi quello di "uscire e annunciare la gioia della resurrezione: andiamo in tutti quei luoghi dove sembra che il sepolcro abbia avuto l`ultima parola e dove sembra che la morte sia stata l`unica soluzione. Andiamo ad annunciare, a condividere, a rivelare che è vero: il Signore è Vivo. E' vivo e vuole risorgere in tanti volti che hanno seppellito la speranza, hanno seppellito i sogni, hanno seppellito la dignità. E se non siamo capaci di lasciare che lo Spirito ci conduca per questa strada, allora non siamo cristiani".