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Colazione al Castello di Felino

Storia, cultura e gastronomia sulle prime colline di Parma

Parma, castello di Felino
ufficio-stampa

A chi non piacerebbe una colazione da gran gourmet in un vero Castello, con tanto di fossato, cinta merlata e cortile con al centro il pozzo, tra storia e arte? Tutto questo è possibile al Castello di Felino, a pochi chilometri da Parma. Tra le mura antiche di questo maniero si fa un viaggio nel tempo: nelle sue sale si possono ammirare dipinti e affreschi mentre nelle segrete, oggi trasformate in cantine fresche e odorose, è ospitato il Museo del salame di Felino. Come gran finale, le sue cucine son tornate al via vai indaffarato di cuochi e assistenti con la Locanda della Moiana, dal nome della vecchia campana che avvisava di scontri e tornei, ma anche di buone novelle.

LA STORIA - Oggi possiamo ammirare il Castello in tutta la sua imponenza e bellezza grazie allo straordinario restauro iniziato nel 1974. Ma la sua storia ci riporta ad un'epoca lontana, fin nell'alto Medioevo. Le prime notizie certe dell'esistenza di un castrum a Felino risalgono al 1140, ma probabilmente vi sorgeva già in precedenza una fortificazione eretta dal marchese Luppone nell'anno 890. Nei secoli il castello ha ospitato cavalieri, condottieri, pittori ed artisti, arrivati per duellare, riposare o celebrare i fasti delle corti.
I secoli bui del Medioevo lasciano poi spazio alla luce delle casate dei Rossi, Sforza, Pallavicino, Farnese: trasformano il maniero in dimora simbolo di potere e politica, ma anche teatro di intrighi e vicende amorose, fino a lasciare il campo ai vescovi di Parma, nuovi proprietari dal 1775, che ne faranno la loro residenza estiva.
La struttura architettonica esterna conserva la pianta quadrangolare, con le mura sovrastate da quattro torrioni angolari tra cui emerge quello centrale d'entrata, con un doppio ordine di feritoie e profondi solchi per agganciare il ponte levatoio. Il cortile d'onore è caratterizzato da un pozzo centrale, mentre sulla facciata Nord si notano una serie di archi, resti di un'antica loggia. Il castello conserva una cappella ed un oratorio dedicati a S. Pietro, opere d'arte come la Vergine del pettirosso e la preziosa campana "della Moiana" del 1652.

Parma, castello di Felino
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IL MUSEO DEL SALAME DI FELINO - L'originale Museo del salame è ospitato nelle antiche segrete, oggi trasformate in più miti e utili cantine. Racconta di una vera simbiosi fra territorio e maiale fin dall'epoca del bronzo. Ma il primo documento relativo al salame risale al 1436, quando il condottiero Niccolò Piccinino ordinò che gli si procurassero 'porchos viginti a carnibus pro sallamine', ovvero venti maiali per fare salami. Il museo fa parte del percorso dei "Musei del cibo" ed è stato aperto al pubblico nel 2004: testimonia come il salame di Felino, insieme al parmigiano-reggiano, al prosciutto e al culatello faccia parte a pieno titolo delle famose eccellenze di Parma e del suo territorio.

La visita inizia con il racconto del rapporto tra il paese di Felino e questo prodotto simbolo, legato anche al maiale nero parmigiano. Prosegue poi con le sezioni dedicate alla gastronomia, alla norcineria, ai metodi e tecniche della produzione artigianale. Dipinti, testimonianze e video consentono di conoscere antichi rituali, ma anche gli uomini che hanno trasformato un mestiere in un'arte, contribuendo a scrivere pagine importanti della realtà locale attraverso la bontà di un salame unico nel suo genere.

Per ulteriori informazioni, ma anche per sapere come arrivare a Felino, prenotare una cena o la visita al Museo del salame si può consultare il sitowww.castellodifelino.it.