Rio 2016, un disastro annunciato: cadaveri nelle acque olimpiche!
A dieci giorni dallʼinaugurazione dei Giochi la situazione è sempre più critica
Rio 2016 rappresenta un disastro già prima dell’inaugurazione. Dopo le zanzare che trasmettono il virus Zika, dopo le condizioni del villaggio olimpico, pieno di falle prima ancora di essere abitato, ora l’allarme viene dalla qualità pessima del mare della megalopoli che ha avuto un'ambizione superiore alle proprie capacità, pensando a uno sviluppo sostenibile di un evento di questa portata.
Che le acque di Rio fossero abitate da entità poco salubri per la salute umana era noto da mesi. Ma l’ultimo studio fornisce un quadro ancora peggiore della situazione. Laddove il 15 e il 16 agosto si dovranno esibire i protagonisti della 10 chilometri di nuoto in acque libere, hanno trovato cadaveri di uomini gettati lì dopo gli abituali regolamenti di conti tra bande rivali. Fa addirittura parte del quotidiano veder galleggiare su quelle acque i corpi in decomposizione di cani e gatti.
Tutto qui? Macché! Nel campo di gara, destinato pure alla vela, vengono scaricati milioni di litri di liquami organici provenienti da impianti fognari illegali. Insomma lo scenario è decisamente peggiore di quanto dipinto mesi fa, il tutto dopo uno screening approfondito di ciò che galleggia sulle stesse acque dove a Ferragosto dovranno galleggiare i fondisti del nuoto. Agenti patogeni che alcuni scienziati giudicano addirittura letali per l’organismo umano. Il consiglio è quello di non mettere la testa sott’acqua, di non respirare. L’ultima bella notizia che arriva da Rio, che fa rima con CIO. A questo punto viene da chiedersi con quale criterio vengano scelte le sedi olimpiche.
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