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Mancini, marzo da incubo: "Lo so. Ma con la Samp meritavamo di vincere"

Il tecnico: "Abbiamo dominato e perso la partita. Ora dieci gare: se le giochiamo come a Marassi..." 

- Un mese (marzo) da incubo per l'Inter: 6 partite, 4 sconfitte, 2 pareggi, nono posto e fuori dall'Europa. Mancini: "Lo so, lo so. Ma con la Samp abbiamo dominato e dovevamo vincere. Questo è il calcio". E adesso? "Deluso per la sconfitta, il resto no: abbiamo creato tanto, concretizzato poco. Ci sono dieci partite, nelle quali dare il massimo. L'obiettivo Europa League rimane, e in questa squadra io credo"

Mancini, marzo da incubo: "Lo so. Ma con la Samp meritavamo di vincere"

E appunto il mese di marzo, l'incubo interista: 6 partite (2 europee) chiuse con 2 pareggi (Napoli e Cesena) e 4 sconfitte (Fiorentina e Samp, doppio Wolfsburg). Siamo al resoconto di un mese (appunto) da incubo, come ce ne sono stati pochi -o nessuno- nella storia interista. Quando si gioca male (Cesena), quando si incontra un avversario più forte (Wolfsburg), quando si gioca anche bene ma non si fa gol (Samp), quando e come vogliamo e volete.
La sintesi, però, è un senso di vuoto, di precipizio che è il quadro attuale: Inter nona, fuori dalle Coppe, col Milan avanti un punto e solo il settimo posto come obiettivo.
Mancini che cosa ne pensa? "Penso che abbiamo giocato un'ottima partita, penso che la difesa ha commesso zero errori e con Vidic e Ranocchia penso che andrò avanti. Penso che è un peccato perdere partite così, ma questo è il calcio: abbiamo dominato per lunghi momenti la Samp, non abbiamo concretizzato, siamo stati puniti".
E adesso? "Penso che questa sconfitta sia una delusione per il risultato, ma non per tutto il resto. La squadra-Inter è una squadra, coi suoi errori, gli alti e bassi. Tolta la gara di Empoli, tolte le due gare col Wolfsburg che è più forte di noi, l'Inter è una squadra, con la sua identità: io credo in questo calcio, ci credo molto. Miglioriamo".
I rigori su Icardi? "Non ho mai detto niente, continuo a non dire niente. Bisogna chiedere ai giocatori, che erano in campo".
La prospettiva: "Marzo non è stato un gran mese. Abbiamo dinanzi a noi 10 partite: nelle quali giocare come contro la Samp. Per andare al massimo" 

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