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Samp-Inter 1-0: magia di Eder, depressione Mancini

Inter: traversa di Icardi, che reclama anche un rigore, e troppe occasioni sprecate. La Samp è forte e vola al quarto posto

di ROBERTO OMINI

- Sampdoria-Inter 1-0. Decide una fantastica punizione di Eder, al 20' st, che festeggia così la maglia azzurra. La squadra di Mihajlovic, stupenda, quarta vittoria consecutiva, sale al quarto posto. L'Inter, in questo terribile marzo, crolla al nono posto, dopo aver sprecato di tutto, a Marassi: palo di Icardi e troppe occasioni gettate via. Ora è dietro il Milan di Pippo Inzaghi. L'Europa League è compromessa.

Samp-Inter 1-0: magia di Eder, depressione Mancini

LA PARTITA

Primo tempo sul filo dell'equilibrio. Il 4-3-3 della Samp è tale, il tridente con Eto'o a sinistra, Eder a destra e Muriel che affonda sembra capace di tutto: Vidic vigila, Ranocchia ha il suo daffare, Juan Jesus a sinistra scopre anche la vocazione d'attacco e D'Ambrosio a destra corre e ripara. Il 4-3-3 di Mancini è un po' meno preciso: nel senso che Shaqiri lo si trova ovunque, Podolski (ahi...) lo si trova poco e Icardi è il solo interista deputato a cercare la porta. Gli altri mai. Perché?
C'è buon gioco, reciproco. Più di possesso quello interista, con il disordine aggiunto di Guarin. Più di attesa e ripartenza quello doriano, dove Acquah cerca anche progressioni che lascino un segno. L'equilibrio non si spezza, comunque. La prima occasione di Muriel all'11, gran giocata dentro l'area, ma tiro alle stelle è il prologo a un colpo di testa di Icardi (14', alto).
Eder al 19', in diagonale, impegna Handanovic nell'unica parata del primo tempo (Viviano non ne fa), al 21' Shaqiri serve Icardi che non ci arriva, poi al 35' in venti secondi Icardi (sempre lui, solo lui appunto), anziché la porta cerca l'assist e Mancini si arrabbia, e sulla controffensiva Muriel inventa e spreca una super-occasione. Imitato da Icardi, allo scadere. Zero a zero, ma non c'è stato modo di annoiarsi. L'Inter sembra aver oltrepassato le scorie del fuori-Europa. La Samp è in buona salute: non da oggi.
Ripresa. E subito, pochi secondi, ecco Icardi che accarezza un diagonale: Viviano è battuto, la traversa si oppone all'idea di Maurito e da lì, per un quarto d'ora, la Samp smette di capire. L'Inter attacca, a tutta: Guarin al 4' trova le mani di Viviano, Podolski al 7' non trova la palla a due metri dalla porta, Shaqiri e due volte Maurito sono vicini al gol, ma senza inquadrare la porta. Possiamo fare il conto delle occasioni. Troppe. Sprecate. 
E poi, alla prima, segna. La Samp, naturalmente. E' il 20' e da venticinque metri, forse sono trenta, Eder festeggia la maglia azzurra con un siluro in diagonale: palo interno, Handa battuto e gol. Vantaggio doriano, quando meno te lo aspetti. Inter tramortita: dai suoi errori in zona gol, dalla sfortuna (c'è anche quella), dalla bravura di Eder e dalla ripartenza-Samp che ha causato la punizione-gol, con annessa la palla persa da Guarin con Soriano. Persa o scorrettezza subita?
Dentro Palacio, fuori Brozovic per l'Inter ancora più avanti tutta. Occasioni? Più rumore che precisione, in uno stato d'angoscia che prende il mondo interista. L'urlo di Icardi per un rigore (36' st) che Valeri nega (abbraccio di De Silvestri) accompagna il tiro dal limite di Palacio, impreciso anche lui. Errori, troppi errori di mira dei nerazzurri. La Samp si difende, il senso delle ripartenze di Eto'o e compagni procura un'altra punizione di Eder che sfiora la traversa. 
E finisce col trionfo Samp: quarto posto. L'Inter crolla al nono posto: l'Europa League è compromessa.

IL TABELLINO

SAMPDORIA-INTER 1-0
Sampdoria (4-3-3): Viviano 7; De Silvestri 6,5, Silvestre 6,5, Romagnoli 6, Regini 6; Acquah 6,5 (7' st Obiang 6), Palombo 6, Soriano 6,5 (36' st Duncan sv); Eder 7,5, Muriel 6,5 ((22' st Okaka 6), Eto'o 7. A disp. Romero, Frison, Coda, Wszolek, Marchionni, Correa, Bergessio, Djordjevic, Mesbah. All. Mihajlovic 7
Inter (4-3-3): Handanovic 6,5; D'Ambrosio 6, Ranocchia 6, Vidic 6,5, Juan Jesus 6; Guarin 5,5, Medel 6,5, Brozovic 5,5 (31' st Palacio 5,5); Shaqiri 6,5, Icardi 6, Podolski 5 (42' st Camara sv). A disp. Carrizo, Campagnaro, Andreolli, Felipe, Obi, Hernanes, Kovacic, Puscas, Bonazzoli, Dimarco. All. Mancini 6,5
Arbitro: Valeri
Marcatori: 20' st Eder (S)
Ammoniti: Soriano, Romagnoli, Eder (S), Shaqiri, Vidic, Juan Jesus, D'Ambrosio, Icardi, Medel (I)
Espulsi: --
Note: --

Viviano 7 - Due grandi parate. Com Mihajlovic ha ritrovato se stesso.
Silvestre 6,5 - E' dura con Icardi, c'è un quasi rigore. Lavora sodo, soffre e alla fine la spunta: senza danni.
Soriano 6,5 - Senza sosta, lavora su ogni pallone, contro ogni avversario.
Eder 7,5 - Il voto massimo della serata gli spetta per la punizione-prodigio. Basta e avanza per celebrare al meglio la chiamata di Conte.
Eto'o 7 - Quando, alla fine, rincorre la palla nella sua difesa, scatta l'applauso: gli anni non passano.
Vidic 6,5 - Ora chiedono a Mancini: perché l'ha tenuto nascosto. Il serbo comanda la difesa, che commette quasi zero errori.
Guarin 5,5 - Ha perso la lucidità, non la grinta. Vuole fare cose difficili, strafare e sbaglia. Peccato.
Medel 6,5 - Al timone del centrocampo, fa le cose giuste quasi sempre.
Brozovic 5,5 - Ha qualità, corsa e visione di gioco. Gli manca quel senso del coraggio che lo frena e lo rende prevedibile.
Shaqiri 6,5 - Prezioso e instancabile, si muove su tutto il fronte. Il peccato, come per Brozo: perché non tira mai in porta?
Icardi 6 - Una traversa, due rigori che invoca (uno c'è), tre palle-gol che manda fuori bersaglio. Gli diamo la croce del gol che non arriva, ma è il solo interista che calcia verso la porta.

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