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Pioli cerca la "nona": è il sogno Lazio

Dopo 8 vittorie consecutive, i biancazzurri a casa-Juve. Pioli e il suo passato in bianconero

- E dopo otto vittorie e una corsa folle, meravigliosa, ecco la Lazio a casa-Juve. Ed ecco Stefano Pioli, l'allenatore del momento, a casa della "sua" Juventus: per stupirla, spaventarla. Magari batterla. Da seconda in classifica, a meno 12 dal sogno proibito (scudetto), con la voglia  di conquistare la zona-Champions e tener dietro la Roma, la vigilia del tecnico: mai sopra le righe, e anche per questo molto stimato.

Pioli cerca la "nona": è il sogno Lazio

La Juventus è battibile?
"Abbiamo tutto per poter vincere questa partita contro la Juve. Non pensiamo ai record, andiamo avanti gara dopo gara, possiamo determinare i nostri risultati, stiamo bene e siamo caricatissimi".
Lo scudetto?
"No. Anche vincendo cambierebbe poco per la prima posizione. La Juve aha 12 punti di vantaggio. Sono troppi".
Che squadra è la Juve, questa Juve?
"E' la squadra più forte del campionato, è la società con la mentalità vincente da sempre, la sua caratteristica. Viene da una partita di campionato persa a Parma e questo è un male per noi, perché sarà una Juve ancora più feroce e concentrata. IO a questa Juve devo fare solo i complimenti, li faccio anche ad Allegri. E noi faremo di tutto per vincere".
Come si è preparata la Lazio, in questi giorni?
"Si è preparata nel migliore dei modi, lo stiamo facendo da settimane, mesi. Non facciamo calcoli, il nostro obiettivo dopo aver vinto otto partite è quello di vincerle tute da qui alla fine del campionato... Contro la Juve dobbiamo evitare un errore: quello di non essere compatti, di cercare il troppo, di strafare, gli eccessi di generosità. Staremo molto attenti, che non vuol dire prudenti. La Lazio non è prudente".
Tanti assenti, in difesa.
"Ci sono assenze importanti, ma non me ne lamento. Abbiamo risorse, uomini e qualità per essere sempre competitivi, al massimo".

A questo punto della stagione, e dopo le difficoltà iniziale, avete qualche rimpianto?
"No. Non bisogna dimenticare da dove siamo partiti e dove siamo adesso. C'è stato un percorso di crescita, fatto anche di errori, di qualche imprevisto. Ma oggi siamo in una posizione magnifica e qui vogliamo restare. Quel che sarà poi lo vedremo. Facciamo un bellissimo lavoro, ho la fortuna di lavorare con giocatori stupendi e in una bella società. Non posso chiedere di più. Possiamo fare tante cose belle".
La storia di Pioli a che punto è?
"La mia non è una storia particolare. Sto bene dove sono, abbiamo creato qualcosa di bello e di buono e dobbiamo portare a casa qualcosa di buono".
La Lazio a simili livelli è una sorpresa per lei?
"No. Quando abbiamo cominciato, credevo in traguardi importanti, e si stiamo arrivando. Dopo la sconfitta di Cesena, non è successo niente di particolare: abbiamo ragionato e capito. Ora ce la giochiamo contro la squadra più forte del campionato, noi siamo la squadra più in forma".
Firmerebbe per un pareggio?
"No, per niente. Se arriva, non si butta via. Ma entrare in campo e pensare al pareggio, significa avere buone possibilità di perdere".

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Calcio
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