Milan, Inzaghi: "Non giochiamo più alla nostra altezza"
"Mi sento in discussione, ma dobbiamo lavorare per tornare a vincere"
- La sconfitta contro la Lazio ha aggravato la crisi del Milan. "So di essere in discussione - ha dichiarato Pippo Inzaghi -. E' normale quando alleni il Milan e i risultati non arrivano. La squadra ha dato tutto, ma non riusciamo più a giocare alla nostra altezza". Le difficoltà sono anche caratteriali: "Dobbiamo ritrovare certezze e tirare fuori gli attributi. Dispiace questa situazione, ma la soluzione è soltanto una: lavorare".
Dopo la sconfitta contro la Lazio, Pippo Inzaghi ha parlato a Mediaset Premium: "Abbiamo perso qualche certezza e le nostre partite non sono più all'altezza. Non c'è molto da fare, bisogna lavorare per tornare a giocare come prima. Non riusciamo a essere alti, ma per fortuna martedì giochiamo ancora. La Coppa Italia diventa fondamentale, voglio la semifinale". Nell'ambiente circolano voci di esonero: "Non posso non sentirmi in discussione. Per quattro mesi abbiamo illuso tutti facendo molto bene, poi qualche infortunio ci ha fatto perdere la brillantezza e tutto è più difficile. Dobbiamo tornare presto a fare bene". I nervi in campo sono tesi, soprattutto Mexes: "Ha chiesto scusa. E' stato provocato, ma non ci voleva questa scena".
Inzaghi ha provato a guardare il lato positivo: "Non so, i ragazzi erano affranti perché han dato tutto. In questo momento non basta nemmeno questo. Dobbiamo avere più coraggio perché dopo il 2-1 siamo tornati a giocare. Devo riguardare bene la partita e non buttare via tutto quello che abbiamo fatto perché qualcosa di buono c'è stato. Diamo certezze a questa squadra per tirare fuori qualcosa di buono. Serve lavorare sulla testa dei giocatori per ritrovare il gioco, speriamo già da martedì". Tanti problemi anche in difesa: "Non possiamo regalare due gol in sei minuti in un momento del genere. Non è un problema di difensori, è che difendiamo male di squadra". Sul mercato: "Alleno quelli che ho. La società vedrà cosa fare sul mercato". Ancora una prova sottotono per El Shaarawy: "Aveva abituato tutti bene e ora tutti notano il momento difficile. Lui dà tutto come sempre, ma il momento è duro per tutti". Su Berlusconi: "Non l'ho sentito, non ho acceso il telefono".
MEXES: "CHIEDO SCUSA A TUTTI PER IL MIO GESTO"
A Mediaset Premium ha parlato anche Philippe Mexes espulso per aver messo le mani al collo a Mauri: "Chiedo scusa a tutti - ha dichiarato il francese -. Ho sbagliato e mi prendo le mie responsabilità davanti a tutti i tifosi, i compagni e la mia famiglia. Non è la prima volta che mi succede e voglio scusarmi anche con la società perché ho reagito in maniera sbagliata. Questa sera ha vinto Mauri che mi ha provocato, ma ripeto a sbagliare sono stato solo io. Sono stato un pessimo esempio". Su Inzaghi: "Siamo con lui come lui è con noi".