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Juventus, Agnelli: "Il nostro obiettivo adesso è lʼEuropa"

Il presidente bianconero: "Ma non baratto i successi ottenuti con la Champions"

Juventus, Agnelli: "Il nostro obiettivo adesso è l'Europa"

Nel giorno del rinnovi di Buffon e Barzagli, Andrea Agnelli ha fissato altri obiettivi, dopo i 5 scudetti di fila. Il sogno rimane la Champions: "Avremo la possibilità di andare nella leggenda, con un sesto scudetto e cercheremo di raggiungere l'obiettivo internazionale. Ma non baratterei i successi che abbiamo ottenuto con la Champions. Sono orgoglioso dei nostri risultati. Non baratto quel trofeo con quelli che abbiamo vinto, questo no".

Nonostante l'ennesimo successo di campionato, c'è il rammarico per l'eliminazione agli ottavi di Champions: "Un'amarezza agrodolce perché che la partita con il Bayern Monaco ha confermato la portata internazionale di questa squadra. Giocare sostanzialmente alla pari con il Barcellona prima e con il Bayern poi, in quelle che sono state secondo noi le partite più belle della Champions di quest'anno, al pari della semifinale di Europa League tra Borussia e Liverpool".

In campionato c'è stata una grande rincorsa: "Se ci ricordiamo la presa di posizione di Gigi da un lato e di Patrice dall'altro, dopo la partita con il Sassuolo, abbiamo la consapevolezza che per trasformare l'inizio che abbiamo avuto in un ciclo di 25 vittorie su 26, è stato un grandissimo lavoro di squadra. Noi non capiremo fino in fondo fino a quando non saranno passati 10-15-20 anni la portata del risultato che abbiamo ottenuto. Solo quando sarà passato del tempo ci renderemo conto di cosa significa aver scritto una pagina di storia. Ma in questo momento noi non vogliamo renderci conto appieno di quello che abbiamo fatto perché siamo assolutamente concentrati su quelli che sono i prossimi obiettivi. Chi viene alla Juventus sa che il traguardo più importante non è quello conseguito, ma il prossimo. E da questo punto di vista le nostre attenzioni sono al 21 maggio, alla finale di Coppa Italia perché sarebbe la prima volta che si realizzerebbe una doppietta italiana e da questo punto di vista siamo concentrati e solo da allora potremo tirare le conclusioni di quest'anno".

E sulla festa scudetto, Agnelli ha concluso: "Nella cronaca di questi giorni abbiamo letto e sentito dire che la Juventus non festeggia, siamo la Juve e non ci sono le feste. Da questo punto di vista mi devo assumere la responsabilità di quello che è successo, in quanto alcuni miei collaboratori, in tempi non sospetti, si parla di 3-4 settimane fa, sono venuti in ufficio da me presentandomi la possibilità di un festeggiamento che avrebbe coinvolto una delle principali piazze di Torino, con un corollario alla partita di sabato, dando alla possibilità a tutti i tifosi di abbracciare la squadra. Io in quel momento ero più concentrato su quelli che sarebbero stati i risultati che si sarebbero dovuti raggiungere, in quanto nella mia esperienza ho visto scudetti che sono stati vinti all'ultima giornata e scudetti che sono stati persi all'ultima giornata. E da un lato se vogliamo la scaramanzia, o dall'altro il pragmatismo sabaudo, ha fatto sì che io non prendessi neanche in considerazione l'ipotesi dei festeggiamenti. Poi essendo passato troppo tempo non è stato possibile realizzarli, quindi se non c'è festa quest'anno in parte è colpa mia. Chiedo scusa ai tifosi, ma sicuramente troveremo il modo per far sì che un abbraccio ci sia, non con le modalità però cui siamo stati abituati negli ultimi anni".

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