Croazia, Kovac: "Chiedo scusa all'Italia e a tutti"
Il tecnico dopo il lancio di fumogeni: "Il nostro popolo non è così, ma non credo che subiremo lo 0-3 a tavolino"
- "Ho chiesto scusa in campo all'Italia, ora lo chiedo a tutti: quanto successo coi nostri tifosi non è ammissibile. Il nostro popolo non è così". Così il il ct della Croazia, Kovac, ha commentato il lancio di petardi durante il match a San Siro. "Sconfitta a tavolino? Non credo", ha poi aggiunto l'allenatore, che è andato anche sotto la curva per fermare gli ultrà . "Ero solo, ma in quel momento dovevo farlo", ha spiegato.
"Una cosa del genere era già successa in Svizzera e non deve più ripetersi - ha ricordato -. Questo non è calcio: allo stadio c'erano famiglie e bambini, non lo ammetto. E il popolo croato è amichevole, non è questo". Quanto alle sanzioni Uefa, Kovac non ha dubbi sul regolare svolgimento del match: "Ci sarà sicuramente un'indagine, delle risultanze e delle punizioni. Ma la partita è finita regolarmente, il risultato è stato 1-1 e rimarrà quello: le squadre avranno tutte e due un punto".