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Boskov, il saggio del pallone

Tecnico dotato, ma ancora di più persona brillante, ironica. E le sue massime sono indimenticabili

- Ogni tanto bisognerebbe ricordarselo anche oggi ed evitare polemiche su polemiche al minimo spintone nei dintorni dell'area. Perché, insegnava Boskov, non senza un pizzico di tagliente ironia, "rigore è quando arbitro fischia". Tutto di una semplicità che spiazzava e faceva ogni volta sorridere. Oltre che per i risultati da allenatore, Vuja era e sarà ricordato per sempre anche per le sue frasi famose. Come quella del rigore, appunto, oppure come quella riservata a Gullit che era "cervo uscito da foresta". Una meraviglia, per dirla com'è anche adesso ricordarla.

Boskov, il saggio del pallone

Per questo tutti lo ricordano sorridendo. Amici, ma anche rivali. I suoi giocatori come i suoi avversari. Ecco, allora, una breve carrellata delle sue massime calcistiche: Gullit è come cervo che esce di foresta
Un grande giocatore vede autostrade dove altri solo sentieri
Rigore è quando arbitro fischia
La partita finisce quando arbitro fischia
Gli allenatori sono come le gonne: un anno vanno di moda le mini, l’anno dopo le metti nell’armadio"
Se io sciolgo il mio cane, lui gioca meglio di Perdomo (exgiocatore del Genoa, ndr)
Poi la rettifica: Io non dire che Perdomo giocare come mio cane, io dire che lui potere giocare a calcio solo in parco di mia villa con mio cane
In campo sembravamo turisti, con la differenza che per entrare allo stadio non abbiamo pagato il biglietto
Non ho bisogno di fare la dieta: ogni volta che entro a Marassi perdo 3 chili
Pallone entra quando Dio vuole
Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite 1-0

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