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Allegri alla Juventus: nemici amici

In passato il rapporto è stato burrascoso tra polemiche e sospetti. E c'è il caso-Pirlo

- Fino a pochissimo tempo fa quando si pensava alla Juventus e a Massimiliano Allegri, l'accostamento più semplice era il gol di Muntari, tuttalpiù Pirlo, con le numerose frecciate andata e ritorno tra il tecnico toscano e i bianconeri, dirigenti o allenatore. A cambiare tutto, in un remake moderno dell'affaire Capello ("non allenerò mai la Juventus"), ci ha pensato Conte con le sue dimissioni. Le polemiche del passato spazzate via, dimenticate con un accordo biennale milionario. I tifosi della Juve però non hanno dimenticato e sul web si è già scatenata la rivolta.

Allegri alla Juventus: nemici amici

La maggior parte delle critiche, va detto, sono dal punto di vista tecnico o presunto tale. La macchia della cessione di Pirlo ai tempi del Milan in favore di Muntari e Van Bommel è un qualcosa che Allegri si porterà con sé per sempre. I più attenti, però, non hanno dimenticato che il tecnico toscano non è mai stato filo juventino. Impossibile guidando il Milan, certo, però nelle dichiarazioni nelle varie conferenze stampa, non è mai mancato un po' di pepe nei confronti di Conte, colui che andrà a sostituire, e Marotta, colui che lo farà firmare.
L'apice è stato toccato nell'estate del 2012 alla presentazione della nuova stagione del Milan e parlando del nervo scoperto della Juventus, il numero di scudetti. Allegri si espresse così: "Secondo me sbagliano tutti. Io dico che sono 31. Non vedo perché la Juventus non conti anche quello conquistato vincendo il campionato di serie B...". Quella però fu solo l'ultima di una serie di frecciate e controfrecciate nella stagione precedente. Eccone alcuni esempi e senza tirare in ballo l'episodio del gol fantasma di Muntari.
7 febbraio 2012, Ibrahimovic (Milan) squalificato
"Non so cosa abbiano creato le dichiarazioni di Marotta, so solo che io e il Milan abbiamo uno stile completamente diverso"
19 febbraio 2012
"Per fortuna il gol di Chiellini è stato convalidato, altrimenti saremmo andati avanti tutta la settimana a sentire la messa. Bisogna smetterla con le polemiche..."
24 febbraio 2012, dopo la risposta di Marotta sulla dichiarazione su Chiellini
"Non rispondo a Conte, meglio di no. Altrimenti qualcuno mi dice di non guardare in casa altrui"
28 febbraio 2012, Panchina d'Oro ad Allegri
"Marotta? Da oggi chiederò a lui il permesso di parlare in carta bollata. Buffon? Si gioca ogni tre giorni, capita spesso di rimangiarsi quanto appena detto. Meglio stare zitti"
31 marzo 2012, Catania-Milan gol annullato a Robinho
"Il gol-fantasma di Robinho era difficile da vedere, ma è gol. Non è questione dell'arbitro, è questione che tanta gente parla quando dovrebbe stare zitta. Qualcuno, e mi riferisco a Marotta, ha dichiarato di volere dei vantaggi; noi abbiamo subito episodi sfavorevoli in cinque partite, gol di Muntari compreso che vale per tutto il campionato. Noi non facciamo mai polemica, ma poi gli altri tornano a parlare degli arbitri e a questo punto lo faccio anch'io".
Il tutto da sommare all'intervista che Andrea Pirlo rilasciò alla Gazzetta dello Sport dopo il passaggio alla Juventus, indicando in Allegri il responsabile dell'addio al Milan con tanto di risposta del tecnico: "Anche lui voleva andarsene e guarda caso in Nazionale gioca dove volevo farlo giocare io". Come inizio non c'è male.
 

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