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Joan Baez: "In questi tempi bui abbiamo più che mai bisogno di bella musica"

Arriva in Italia per quattro concerti una delle voci più celebri della musica. "Ho smesso di scrivere da 25 anni - spiega a Tgcom24 -, ora mi esprimo attraverso la poesia e la pittura"

joan baez
ufficio-stampa

Torna in Italia per quattro concerti, dal 7 al 12 marzo, Joan Baez, una delle più grandi voci femminili di tutti i tempi. Nel 2008 ha celebrato i 50 anni di carriera, dopodiché, tra premi e riconoscimenti, la sua attività è proseguita a ritmo frenetico. "Io non scrivo più da molti anni - dice a Tgcom24 -, ma la musica resta un mezzo fortissimo per smuovere la gente e in questi tempi ne serve di bellissima".

Joan Baez: "In questi tempi bui abbiamo più che mai bisogno di bella musica"

Da più di 50 anni, Joan ha sempre raccontato tutto ai suoi fan, continuando a rinnovare i suoi concerti con passione, energia e vitalità, sempre alla ricerca di una buona canzone, di una giusta causa da sostenere, confermandosi un tesoro invidiabile per l'umanità. In questo mondo travagliato, parafrasando "Wings", Joan Baez "continua a cercare un posto dove essere ascoltata mentre canta" .

Che concerti si devono aspettare i fan che verranno a vederla in Italia?
Intanto non sarò accompagnata da una band vera e propria ma da due musicisti eccezionali, Gabriel Harris, che è un percussionista, e Dirk Powell che un multistrumentista capace di passare dal banjo al violino o alle tastiere. Per quanto riguarda la scaletta, se mi capita di trovare pezzi nuovi da cantare devo farlo con cautela e in modo di renderli godibili perché la gente vuole ascoltare solo quello che conosce.

Quindi è "costretta" a suonare i suoi vecchi successi?
No, amo molto quelle canzoni e, anzi, l'amore del pubblico in qualche modo mi ha permesso di non essere snob nei confronti di quel repertorio. In ogni caso il concerto varia molto di sera in sera quindi non ho modo di annoiarmi.

In base a cosa cambia la scaletta a ogni concerto?
E' una combinazione di cose vecchie e cose nuove, ma soprattutto l'atmosfera conviviale colora la serata ogni volta in modo diverso. E poi sono sempre attenta a quello che sta succedendo nel mondo e nel posto in cui suono e questo influenza il concerto.

In un mondo come quello di oggi la musica è ancora uno strumento valido per smuovere le coscienze?
Credo che lo sia e che ne abbiamo bisogno oggi più che mai. La musica rende contagioso il coraggio. Ogni rivoluzione che è avvenuta nei nostri tempi è arrivata sull'onda di nuova musica. Quanto accaduto in Sud Africa, giusto per fare un esempio, non sarebbe stato pensabile senza l'onda che è arrivata dalla musica.

Un'artista con la sua carriera avverte i cambiamenti che stanno avvenendo nella discografia attuale o si sente ormai fuori da queste problematiche?
Guardo quello che sta accadendo ma non so darmi delle risposte su dove stiamo andando. Quello che so è che in questo momento abbiamo un gran bisogno di buona musica e sono consapevole che gli anni nei quali ho iniziato a suonare io sono stati un periodo straordinario e irripetibile. Però bisogna smettere di pensare di farli rivivere perché questo non accadrà mai.

Ma lei si sente ancora una cantautrice?
Io non scrivo più. Circa 25 anni fa ho smesso di farlo, di punto in bianco e non saprei nemmeno spiegare il perché. So che mi piacerebbe sedermi e scrivere delle musica bellissima ma non credo di esserne ancora in grado e allora meglio evitare proprio. Adesso ho altri modi di esprimere la mia creatività, come la poesia e la pittura.

Sono i nuovi mezzi che la sua ispirazione ha trovato per esprimersi?
Si. In realtà alcune forme d'arte mi hanno sempre affascinato, per esempio ho sempre avuto la passione della fotografia. Ma non avrei mai pensato che un giorno la pittura e la poesia sarebbero diventate così importanti per me.

In cosa la Joan Baez pittrice è uguale alla Joan Baez autrice?
Nel commettere gli stessi errori! Mi piace fare tutto da sola, il ché mi porta magari a non avere quei consigli tecnici di altre persone che potrebbero essermi d'aiuto in determinate circostanze. Lo stesso accadeva quando componevo musica. Probabilmente la mia scrittura sarebbe potuta essere migliore se avessi fatto attenzione a ciò che potevano insegnarmi altre persone. Ma anche così direi che me la sono cavata bene, no?


LE DATE DEL TOUR
7 Marzo 2015, Bologna - Auditorium Manzoni
8 Marzo 2015, Udine – Teatro Giovanni da Udine
10 Marzo 2015, Roma – Auditorium Parco Della Musica
12 Marzo 2015, Milano – Teatro Arcimboldi