FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Lighea: "Torno con le Viole e più Temeraria"

La cantautrice lanciata da Sanremo nel 1994 presenta il nuovo video

Ufficio stampa

"Le Viole" è il singolo che segna il grande ritorno della cantautrice Lighea, estratto dall'album "Temeraria", in uscita a fine marzo.

Lighea è stata lanciata dal Festival di Sanremo nel 1994 con "Possiamo realizzare i nostri sogni", poi ancora musica, musical, teatro e il ritorno alla musica con il video presentato in anteprima a Tgcom24.

Come nasce il brano Le Viole?
Un giorno sono partita, ho preso la mia tastiera, una valigia e mi sono rinchiusa nella stanza di un hotel, in montagna. Un luogo che ti riporta a contatto con te stesso. Dalla finestra vedevo un panorama mozzafiato, la luce della luna, quasi piena, illuminava anche la mia stanza. Sono partita perché la mia anima bolliva e chiedeva di esprimersi. Ma un fantasma non si sa mai che faccia ha, allora è meglio conoscerlo a quattr'occhi. Quella sera ho scritto la prima traccia di Le viole, violentata da ciò che mi gira intorno, non riesco più a capire dove sia la verità. Faccio fatica a crede alle cose, alle persone, troppe le parole che ci sovrastano e non si sa per quale motivo vengano espresse, si agisce sempre più come automi, schiavi di ritualità che hanno tolto il significato ad ogni gesto, violentati da una vita incerta che ci travolge nella sua corsa impazzita. Ma nel piccolo universo di ciascun individuo una forza temeraria spinge verso una direzione sana, e lascia andare tutto il superfluo perchè ciò che ci nutre è l'essenziale, terra e sole...come le viole.

Perché così tanti volti nel tuo video?
Ho voluto coinvolgere persone normali, non professioniste, alle riprese del videoclip, e tutto è cominciato da un contest su Facebook. Chiedevamo solo 40 volti, invece non si fermavano più. Arrivavano da tutta Italia, tantissime sono state le foto inviate in pochissimo tempo, così siamo stati costretti a dare uno stop alle richieste.. non volevamo dire troppi no. Alla fine abbiamo deciso di prendere il doppio delle persone, non si richiedeva nulla di particolare per il casting, solo una foto spontanea che facesse venir fuori il carattere. Poi l'attesa di vederli il giorno delle riprese, ma anche il timore che dietro a tanta voglia di esserci ci fosse il bisogno di apparire invece mi sono trovata tante facce, semplici, umili, solari e temerarie, proprio come dovevano essere le mie viole.

Puoi raccontarci qualche aneddoto avvenuto sul set?

E' stata una giornata speciale, le riprese dei bimbi divertentissime, loro hanno sempre due armi vincenti, la spontaneità e l'incoscienza, e questo permette di vedere la verità di ognuno. e poi i due vecchietti...Forse erano più bimbi di tutti! C'era una superdonna over 70, non si dice l'età, lei non vuole! L'ho vista un giorno che ero a pranzo in un ristorante. Mi ha conquistata, sono andata da lei a chiederle se aveva voglia di partecipare alle riprese e non se l'è lasciato sfuggire, una vera temeraria con tanto di spider cabrio. Fantastica! C'erano vite ancora da costruire e vite che nonostante tutto non erano state distrutte e poi c'erano tutti quegli anni di mezzo dove tutto può essere ancora fatto, cambiato, inventato, sperimentato e quel giorno sono stata davvero fiera di sentirmene parte. Ho respirato il sapore di un'Italia sana lì dentro.

Cosa puoi anticiparci del nuovo album "Temeraria"?
Un album traboccante di passione, intesa come trasporto, slancio, eccitazione e tormento. Nessun temperamento rimane inespresso, il "sanguigno", il "collerico", il "malinconico" il "flemmatico", temperamenti che ci abitano tutti, a seconda della situazione in cui ci troviamo. Temeraria è l'esplosione del coraggio di affrontare i piccoli grandi drammi della nostra quotidianità.

Perché l'hai intitolato così?
Perché ha il carattere di chi non si ferma davanti alle difficoltà, di chi non si spezza ma si piega.

Cosa ti porti dall'esperienza a Sanremo fatta nel '94 e '95?
Sanremo ha rappresentato per me l'impatto con questo lavoro, quindi il suo ricordo riporta a galla la scoperta, la paura, l'entusiasmo, la chance, il frastuono, la speranza, gli occhi increduli di una ragazzina abituata a vederlo dalla poltrona di casa sua.

Vorresti tornarci?
La verità è che per tanti anni si, ho sperato di tornarci. Oggi non è più necessario! Oggi sono tornata all'essenziale.