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Olimpiadi di Filosofia, 86 studenti a Roma per le finali

In gara 86 studenti. Ecco cosa sta accadendo, gli argomenti trattati e le impressioni a caldo dei ragazzi

Olimpiadi di Filosofia, 86 studenti a Roma per le finali - foto 1
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Non solo matematica e italiano.

Il Miur, tradizionalmente, organizza anche le Olimpiadi della Filosofia. E proprio in questi giorni, a Roma, si stanno svolgendo le fasi finali della manifestazione. Giunta alla XXVI edizione, con un costante e progressivo aumento di partecipazione da parte del mondo della scuola, l'evento punta a stimolare lo sviluppo del pensiero critico e del dialogo dei ragazzi, per una formazione volta al confronto delle idee nel rispetto dell'altro e della diversità.

Miur e Società Filosofica Italiana assieme per premiare le eccellenze
Promosse dalla Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, d'intesa con la Società Filosofica Italiana, le Olimpiadi di Filosofia rientrano nell'ambito delle iniziative volte alla valorizzazione delle eccellenze. E, così come le altre ‘sorelle', anche questa competizione ha registra un aumento costante di adesioni, con più di 10.000 partecipanti alle fasi intermedie: nel 2015 erano 4.000. Sono 435, invece, gli Istituti coinvolti, tra scuole presenti sul nostro territorio e scuole italiane all'estero.

Come funziona la formula delle Olimpiadi 
Le Olimpiadi sono gare individuali di Filosofia rivolte alle ragazze e ai ragazzi delle classi secondarie di II grado delle scuole italiane e delle scuole italiane (e sezioni) all'estero. E offrono la possibilità di rinnovare la didattica, nel segno del critical thinking e del debate, dell'interdisciplinarità e della laboratorialità, della scrittura argomentativa e del CLIL (l'apprendimento integrato con le lingue straniere), dell'uso delle tecnologie digitali e dei nuovi ambienti per l'istruzione, dell'alternanza scuola-lavoro e della dimensione internazionale. Quest'ultima valorizzata, in particolare, dalla International Philosophy Olympiad, la gara che annualmente vede i candidati italiani competere con i coetanei europei ed extraeuropei.

Il regolamento delle finali
La Finale Nazionale si svolgerà a Roma fino al 6 aprile e vedrà gli 86 finalisti (41 ragazze e 45 ragazzi, quattro in tutto quelli che provengono da scuole italiane all'estero) - selezionati a seguito delle gare d'istituto e regionali - cimentarsi nella scrittura di un saggio filosofico in lingua italiana o in lingua straniera (inglese, francese, tedesco, spagnolo), in uno degli ambiti previsti (teoretico, gnoseologico, etico-politico, estetico), mentre le docenti e i docenti si confronteranno sul rinnovamento della didattica in filosofia, a partire dai temi presenti nel Documento MIUR Orientamenti per l'apprendimento della Filosofia nella società della conoscenza.

Le tracce della finale delle Olimpiadi di Filosofia
Gli argomenti proposti riguardano in particolare il ruolo della filosofia (ambito teoretico), a partire da una citazione di Fabbrichesi; l'importanza dell'interpretazione e della soggettività nella conoscenza (ambito gnoseologico), con l'aiuto dalle parole di Nietzsche; la rilevanza della giustizia all'interno della politica e dello Stato (ambito etico politico), con una riflessione di J. Rawls; il rapporto tra arte e conoscenza (ambito estetico), con una riflessione di H.G.Gadamer.

Le impressioni a caldo dei partecipanti
È marchigiano, più precisamente di Fabriano, il finalista Lorenzo Petri, maturando di quinta liceo linguistico. Lorenzo ha partecipato alla gara nel canale B, scrivendo il proprio tema addirittura in lingua francese. "Ho scelto la traccia etico politica sul rapporto tra Stato e Giustizia perché incontrava i miei gusti - ha spiegato a Skuola.net - in quanto mi piace molto la storia e la politica. Ma devo dire che tutti gli argomenti proposti erano interessanti. In particolare, ho apprezzato la traccia di ambito teoretico sull'importanza della domanda in Filosofia". E se gli chiedi qual è la rilevanza che la materia ha avuto nella sua carriera scolastica, Lorenzo non ha dubbi: "Studiare Filosofia sprona a porsi delle domande, a dubitare di ciò che si dà per certo. Avere troppe certezze a volte può essere un danno". Ma, a parte questa parentesi, continuerà ad approfondire questi temi, anche dopo la maturità? "Studierò le lingue - dice - e in seguito mi specializzerò in Marketing dei beni culturali, perché amo l'arte. Ma la Filosofia mi è servita nel prendere una decisione su ciò che diventerò in futuro, mi ha aiutato a pormi le domande giuste e ad orientarmi per fare la scelta più adatta a me".