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Meno fumatori in Australia grazie ai pacchetti shock

Le immagini forti hanno ottenuto lʼeffetto sperato

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In Australia, l'obbligo di vendita di pacchetti di sigarette anonimi con immagini shock ha fatto sì che la percentuale di fumatori adulti si sia ridotta del 15%.

Ora toccherà ai Paesi europei decidere sull'introduzione dei pacchetti, che, come prevede la direttiva sul tabacco approvata dal Parlamento europeo avranno immagini forti ma non saranno anonimi.

Risultati attesi nel Regno Unito -

La Gran Bretagna era in attesa dei dati australiani prima di decidere sull'introduzione dei pacchetti shock. In Australia, la percentuale di adulti fumatori nel Paese nella seconda metà del 2013, secondo l'indagine nazionale Ndshs sull'uso di droghe in Australia, è passata dal 15,1% al 12,8%, con una diminuzione del 15%.

Deborah Arnott - presidente dell'organizzazione di beneficenza britannica Ash, attiva contro il fumo – ha spiegato: "Il governo britannico sta valutando questa misura e attendeva nuove prove. Bene, sono arrivate: queste sono le prove forti e convincenti che l'industria del tabacco diceva fossero necessarie".

Diminuiti i nuovi fumatori -

Dalla ricerca australiana emerge anche la diminuzione del numero di giovani che iniziano a fumare. La proporzione dei 12-17enni che non hanno mai fumato è infatti rimasta alta (95%) nel 2013, e la percentuale degli adulti dai 18 e i 24enni che non hanno mai fumato è aumentata dal 72% al 77%. I giovani, inoltre, sempre secondo la ricerca, iniziano a fumare tardi. L'età media della prima sigaretta è in aumento dai 14,2 anni del 1995 ai 15,9 del 2013.