FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Isis, il franchising del terrore

Lʼattacco a Nizza conferma che il terrorismo si avvale di lupi solitari che si affiliano con azioni sanguinarie ai gruppi fondamentalisti islamici

L'attacco a Nizza non è stato ancora rivendicato, anche se appena la notizia ha cominciato a fare il giro del mondo è arrivata via social l'esultanza di gruppi vicini al fondamentalismo islamico. Mohamed Lahouaiej Bouhlel, l'autore della strage, era un tunisino residente in Francia da cinque anni.

Viene descritto come solitario e silenzioso, senza un'occupazione stabile, aveva problemi con la moglie e a quanto pare non sembrava essere troppo religioso, nonostante il padre fosse legato al radicalismo islamico.

C'è chi dice che prima di essere ucciso abbia urlato "Allah Akhbar", come a voler dare una firma alla sua scellerata azione.
La prima impressione è che il nordafricano confermi quel timore che di fatto sta rendendo questa guerra contro il terrore imprevedibile e difficile da combattere. Chiunque può agire in nome dell'Isis o del fondamentalismo in genere, anche se non direttamente legato a un gruppo. È come se Isis adesso e Al Qaeda prima fossero un franchising del terrore, con le sue crudeli regole da seguire aperte a tutti.

Bouhlel si è gettato sulla folla di Nizza su un camion, seguendo alla lettera delle indicazioni di Al Qaeda che, appunto, "promuoveva" questa modalità per attaccare. "Usate le auto o i camion non per tagliare l'erba ma per falciare i nemici di Allah" era uno degli appelli degli estremisti per i lupi solitari del terrore. Agire in nome di e per conto di, insomma, affiliarsi alle organizzazioni terroristiche direttamente coi fatti dopo aver studiato la teoria.

Questo inquietante scenario rende ancor più liquida una guerra dove non c'è un nemico facilmente individuabile da poter affrontare a viso aperto. La matrice fondamentalista islamica spesso è la molla per un riscatto personale. Il fanatismo diventa l'ultimo scoglio al quale aggrapparsi per dare un senso a una quotidianità fatta di frustrazioni e fallimenti.

La storia di Bouhlel sembra essere una fotocopia di quella di altri terroristi, specialmente di quelli che hanno agito in Europa. Descritti come esclusi, alienati, delusi, attratti dal radicalismo religioso, hanno trovato nei manuali del fondamentalismo la ragione per dare un senso alle loro esistenze.

Durerà ancora a lungo, temiamo.