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Renzi, fischi a Ferrara: "Uova? Sorrido" "Rispetteremo il 3% e abbasseremo le tasse"

Il premier ha spiegato inoltre come, anche nel caso in cui Fi voti il Jobs Act in Senato, non ci sarà un governo della larghe intese

uova renzi contestato ferrara
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Una contestazione con cartelli, fischietti e lancio di uova ha accolto il presidente del Consiglio Matteo Renzi al suo arrivo sul palco del Festival di Internazionale a Ferrara. Un gruppetto di una trentina di manifestanti ha urlato: "Vai a casa, buffone". I contestatori si sono presentati come attivisti del Movimento 5 Stelle e di vari comitati contro la privatizzazione dell'acqua e per l'ambiente.

Renzi, fischi a Ferrara: "Uova? Sorrido" "Rispetteremo il 3% e abbasseremo le tasse"

A lanciare le uova contro il premier, in particolare, è stata una 25enne nata a Palermo ma residente a Gela, studentessa universitaria nella città estense. La giovane, che dovrà rispondere di lancio pericoloso di cose, è stata identificata dalla Digos. Dopo il lancio di uova, Renzi si è rivolto ai contestatori: "La prima cosa che ho imparato è il rispetto delle idee e delle persone, e credo che tante persone sono qui non per farsi una frittatina o una crepe ma per ragionare: a chi non ha altri argomenti che le uova, noi continuiamo a rispondere con un sorriso nonostante i tentativi di tappare la bocca".

"3% parametro inattuale, ma lo rispetteremo e abbasseremo tasse" - "Nel '92 non c'erano un sacco di cose, compreso Internet, e i telefonini, che erano delle bestie gigantesche, erano appena arrivati. I parametri di Maastricht del 3% risalgono a quel periodo che era proprio un altro mondo. Ora, sostenere che quello non sia più un parametro attuale mi sembra giusto. Ma io voglio rispettare questo parametro perché vogliamo essere credibili. Il 3% lo manteniamo, continuiamo a tagliare le tasse e continueremo ad aiutare chi guadagna meno di 1.500 euro" con gli 80 euro, ha quindi detto Renzi.

"Arrestata caduta Pil, ma dati devastanti" - Nel 2012 l'economia italiana è arretrata del 2,4%, nel 2013 dell'1,9%, "oggi siamo a -0,2%, sarà molto difficile riuscire ad invertire questo segno davanti ma abbiamo arrestato la caduta". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, sottolineando comunque che si tratta di "dati devastanti".

"Anche se Fi vota Jobs Act, non ci saranno larghe intese" - Renzi ha quindi parlato del futuro della maggioranza, spiegando che, anche nel caso in cui Fi voti in Senato il Jobs Act, non ci sarà un governo di larghe intese: "Questo non accadrà mai", ha detto infatti il premier.

"I sindacati devono cambiare" - Parlando della riforma del Lavoro, Renzi ha quindi affrontato anche il tema dei sindacati. "Mi permettete di dire che forse anche i sindacati italiani devono cambiare e non solo la classe politica. Non è pensabile che il sindacato non abbia avuto colpe in questi anni: c'è la responsabilità di non aver capito che la realtà sta cambiando". Il premier ha quindi invitato i sindacati a incontrarsi martedì: "Mi hanno detto: 'tu non li vuoi incontrare'. Li incontro: Bene al confronto su legge sulla rappresentanza sindacale e sui contratti legati al territorio".

Sicurezza negli stadi, "Paghino i club" - Il presidente del Consiglio ha parlato anche di sicurezza negli stadi, soffermandosi sul pagamento degli straordinari della polizia. "Non è giusto che paghino i cittadini, se li paghino le società, con buona pace di Tavecchio e Lotito - ha detto il premier -. Vuol dire che Tavecchio e Lotito pagheranno per avere gli straordinari".