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Gentiloni: "LʼIsis è in difficoltà, jihadisti pronti a colpire ancora"

Il ministro degli Esteri non nega il rischio attentati allʼindomani dellʼallerta lanciata dagli 007: "La sfida allo Stato islamico sarà lunga". E replica alle minacce di Al Baghdadi: "Eʼ debole, vuole esibire forza". Alfano: "Non esiste il rischio zero ma non ci faremo paralizzare"

paolo gentiloni
ansa

"Gli jihadisti dell'Isis sono pronti a colpire ancora". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, all'indomani dell'allarme lanciato dagli 007 sul rischio attentati nelle capitali europee durante le festività. Il ministro degli Esteri ha anche commentato le minacce di Al Baghdadi: "Vuole esibire forza in un momento che invece è di vera difficoltà militare. La sfida sarà lunga, lo sappiamo".

In un'intervista al quotidiano La Repubblica, il titolare della Farnesina ha anche parlato della missione italiana a Mosul: "Non andranno a combattere ma a proteggere il lavoro di ripristino della diga - ha chiarito Gentiloni - L'Italia ha un impegno rilevante: guidiamo anche l'addestramento dei peshmerga curdi a Erbil e stiamo addestrando la polizia e le forze di sicurezza che entrano progressivamente nella regione dell'Anbar".

"Libia, serve cambio di passo" - Sui fronti più caldi, quelli di Damasco e Tripoli, il ministro ha spiegato: "In Siria stiamo seguendo due esercizi politici molto delicati: si tende a mettere d'accordo i Paesi del gruppo di Vienna su quali siano i gruppi terroristici e, con l'Onu, si devono individuare i gruppi anti-Assad che in gennaio dovrano partecipare al negoziato con esponenti del regime siriano. Il via al negoziato porterà a un cessate il fuoco. In Libia, invece, serve un cambio di passo: la nascita di un governo col massimo del sostegno possibile".

"Nessun duello Italia-Germania" - Sulle tensioni all'interno dell'Ue e, in particolare, sul braccio di ferro Roma-Berlino riguardo flessibilità, immigrazione e gasdotto North Stream, Gentiloni ha chiosato: Non c'è un duello Italia-Germania, solo un confronto tra idee diverse".

Alfano: "Non esiste il rischio zero" - Anche il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, è intervenuto dopo l'allarme degli 007: "Il rischio zero non esiste. Mai sottovalutare nulla, ma non possiamo nemmeno farci paralizzare". In un'intervista al Corriere della sera, il leader di Ncd ha poi aggiunto: "Dopo gli attentati di Parigi abbiamo elevato l'allerta e abbiamo predisposto ulteriori potenziamenti per il Giubileo. Abbiamo in campo, senza considerare le nuove assunzioni nelle forze dell'ordine, il più alto numero di militari che si ricordi per l'operazione 'strade sicure': 6.300 uomini e donne".