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Attacco a Londra, liberati nove degli undici arrestati

Solo due delle persone fermate nelle ore successive allʼattentato restano in cella: si tratta di due uomini di 27 e 58 anni

Tre giorni dopo l'attacco a Westminster, nel cuore di Londra, tornano libere nove delle undici persone arrestate nelle ore immediatamente successive all'attentato.

Restano in carcere solo in due, presumibilmente quelli che Scotland Yard aveva definito arresti "rilevanti". Si tratta di due uomini di 27 e 58 anni, entrambi arrestati a Birmingham, dove aveva vissuto l'attentatore Khalid Masood.

Gli undici arrestati, sette uomini e quattro donne, di età compresa tra i 21 e i 58 anni, erano sospettati di preparare atti terroristici. Otto di loro erano stati fermati nel centro di Birmingham, altri due a Manchester e uno a Londra. Per quanto riguarda i due uomini che restano dietro alle sbarre, la polizia non ne ha finora rivelato le identità, così come non sono note le accuse nei loro confronti.

Intanto proseguono nel riserbo le indagini sulla vita dell'attentatore Khalid Masood. L'uomo aveva molteplici identità: si faceva chiamare anche Adrian Russell Ajao, ma in realtà il suo vero nome anagrafico è Adrian Russell Elms. Il cognome gli sarebbe stato dato quindi dalle madre single, Janet Elms, che nel 1966, quando Khalid aveva due anni, si era sposata con Phillip Ajao. Il futuro terrorista ha usato in seguito anche il cognome di quest'ultimo. Tante identità e anche tante località diverse dove Masood è vissuto, tra il Kent, Londra, Luton e infine Birmingham.