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Spagna, re Felipe incarica Mariano Rajoy per il nuovo governo

Dopo 10 mesi di paralisi politica, domenica Madrid dovrebbe varare il nuovo esecutivo. Decisiva lʼastensione dei socialisti

Re Felipe VI ha incaricato il premier uscente Mariano Rajoy di tentare di formare il nuovo governo: lo ha riferito lo stesso leader del Pp dopo un incontro con il capo dello Stato.

Il via libera è stato possibile dopo che il leader provvisorio del Psoe Javier Fernanedez aveva formalmente comunicato al re la volontà di astenersi al momento del voto di fiducia dell'esecutivo. La Spagna da 10 mesi era senza governo.

Rajoy ha accettato "senza riserve" e si sottoporrà nei prossimi giorni all'investitura del Congresso dei deputati. Il leader Pp ha confermato che formerà un governo di minoranza Pp: "sono perfettamente consapevole delle difficoltà di governare in minoranza". Il premier uscente ha detto che che il nuovo governo potrà essere "stabile e durevole" solo grazie al "dialogo e agli accordi" con le forze 'costituzionaliste' in particolare Psoe e Ciudadanos.

Rajoy dovrebbe essere eletto dal Congresso sabato o domenica con 170 voti su 350 grazie all'astensione del Psoe. Per governare, e non cadere, dovrà negoziare patti con l'opposizione, soprattutto con i socialisti. Che saranno in una posizione difficile in piena "ricostruzione", sotto il fuoco delle critiche da sinistra di Podemos, in una lotta di potere fra Susana Diaz e i "sanchisti". Fra i due grandi partiti che hanno governato la Spagna dalla fine della dittatura sarà un periodo complicato. "Di giorno il Psoe farà opposizione dura nel Congresso ma di notte, prevede l'analista Enric Juliana, Pp e Psoe ricercheranno accordi".

Rajoy: "Decisione Psoe importante e molto ragionevole" - Mariano Rajoy, considera la decisione del comitato federale del Psoe di astenersi nel voto per la sua investitura "importante" e "molto ragionevole", una scelta che permette il dialogo. La decisione del partito socialista permetterà la sua investitura come premier, con la formazione di un governo di minoranza. "Ho letto la risoluzione approvata", ha detto il leader dei popolari, "ci sono cose buone, di cui si può parlare, e se ci sarà volontà politica potremo avere un gran futuro davanti a noi".