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Nucleare Iran, i colloqui proseguono: gli Usa estendono di 24 ore i lavori

Lʼaccordo sembra essere vicino, ma a Losanna restano ancora da sciogliere diversi nodi per poter dichiarare un successo il vertice

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-afp

Gli Stati Uniti hanno annunciato che nei colloqui sul nucleare iraniano in corso a Losanna sono stati fatti abbastanza progressi da estendere i lavori a mercoledì. Secondo Hamid Baeedinejad, tra i capi negoziatori della delegazione iraniana, la questione delle sanzioni è infatti stata risolta, ma diversi nodi sono ancora da sciogliere, come i dettagli legati alle misure.

Lo "storico" accordo quadro tra gli Usa e le altre potenze occidentali con l'Iran sul programma nucleare iraniano, insomma, sembra a portata di mano. E dopo l'annuncio dell'estensione del termine dei colloqui, le delegazioni impegnate nei negoziati in Svizzera vanno avanti a oltranza, per arrivare a siglare una chiara dichiarazione politica congiunta, cioè un impegno a sottoscrivere entro il 30 giugno un accordo definitivo e completo di ogni dettaglio come previsto e richiesto nell'accordo provvisorio.

In oltre 18 mesi di serrate trattative sono stati raggiunti diversi punti di intesa. Come sul numero delle centrifughe per l'arricchimento dell'uranio di cui potranno disporre i tecnici iraniani, circa 6.000, o sul destino degli impianti nucleari di cui dispone l'Iran, tra cui quello bunker di Fordow, costruito sotto una montagna di roccia.

Sul tavolo sono pero' rimaste anche varie questioni da risolvere. Come la realizzazione di un meccanismo di controllo delle attività nucleari iraniane che garantisca almeno un anno di tempo tra il momento in cui venisse individuata l'eventuale attività illecita e quello in cui l'Iran potrebbe concretamente costruire una bomba atomica. Un'intesa manca pure sul destino delle scorte di combustibile nucleare di cui dispone Teheran e, soprattutto, sui tempi della revoca delle sanzioni: per l'Iran questo è un punto fondamentale e chiede una revoca immediata, sin dall'entrata in vigore dell'accordo, mentre i Paesi occidentali, in particolare gli Usa, parlano di un allentamento progressivo, per fasi.