Nato espelle 7 diplomatici russi: "In totale 140 nei Paesi membri"
Il segretario dellʼAlleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, avverte Mosca: "Questa la nostra risposta compatta dopo lʼavvelenamento di Skripal
"Ritirato l'accredito a 7 persone dello staff russo in missione presso la Nato, rifiutato l'accredito pendente a tre, e ridotto gli accrediti dei diplomatici russi alla Nato da 30 a 20: ci sono costi e conseguenze per il pericoloso comportamento di Mosca".
Così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in risposta all'attacco con gas nervino all'ex spia russa Serghei Skripal. In totale sono 140 i diplomatici russi cacciati dai Paesi Nato.
"La decisione della Nato segue la mancanza di una risposta positiva della Russia a quanto avvenuto a Salisbury. Le azioni riflettono le preoccupazioni sulla sicurezza espresse da tutti gli alleati e sono parte dello sforzo internazionale coordinato per rispondere al comportamento della Russia". Lo afferma il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, aggiungendo tuttavia che la decisione sull'espulsione di diplomatici russi "non cambia la politica della Nato verso la Russia. La Nato resta impegnata all'approccio binario di una forte difesa e apertura al dialogo, incluso il lavoro per preparare il prossimo incontro del Consiglio Nato-Russia".
"Le consultazioni, nelle capitali e alla Nato, dopo quanto avvenuto a Salisbury hanno portato all'espulsioni di 140 funzionari russi da parte di oltre 25 alleati e partner della Nato. Questa è una risposta internazionale ampia e coordinata". Ha aggiunto Stoltenberg annunciando le misure in risposta all'avvelenamento di Serghei Skripal e a sua figlia Yulia, a Salisbury.
"La Russia avrà una capacità ridotta di fare attività di intelligence nei Paesi della Nato", come conseguenza delle espulsioni dice ancora .Stoltenberg