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Colombia, il governo e le Farc firmano un nuovo accordo di pace

La prima intesa, raggiunta il 26 settembre, era stata bocciata il 2 ottobre da un referendum

Il presidente colombiano, Juan Manuel Santos, e le Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) hanno firmato un nuovo accordo di pace per mettere fine alla guerra civile che ha scosso il Paese per 52 anni.

Il governo di Bogotà e i ribelli avevano già ratificato una prima intesa il 26 settembre, che però è stata bocciata il 2 ottobre da un referendum. La cerimonia si è svolta al Teatro Colon, nella capitale colombiana.

La firma dell'accordo - Per primo ha firmato il leader guerrigliero Rodrigo Londono, alias "Timochenko", seguito dal Capo di Stato colombiano. Come nel primo accordo, per la firma entrambi hanno utilizzato il cosiddetto "baligrafo", cioè una penna a sfera fatta con un bossolo di fucile, simbolo del passaggio dalla guerra alla pace. Dopo la firma, i circa 800 spettatori presenti nel teatro si sono messi in piedi e hanno accolto il momento con un lungo applauso, gridando "Sì, è stato possibile".

Il nuovo accordo, di 310 pagine, introduce circa 50 modifiche, che vanno dal divieto per i magistrati stranieri di giudicare i crimini delle Farc a un impegno dei ribelli a rinunciare ad alcuni beni. Parte di questi sono derivanti dal traffico della droga e vengono utilizzati per risarcire le vittime della guerriglia.

A Cartagena, meno di due mesi fa, la firma si tenne all'aperto, davanti alla circa 2.500 ospiti speciali, con una cerimonia sontuosa. Poi, però, la vittoria a sorpresa del "no" al referendum ha reso necessaria una revisione dell'accordo. Il 12 novembre è stata raggiunta l'intesa su un nuovo testo che, secondo il presidente Santos, "contiene modifiche sostanziali per rispondere alla grande maggioranza delle richieste" di cambiamento rispetto al primo documento. "Le proposte del fronte del 'no' sono state incorporate come cambiamenti, aggiustamenti e precisazioni", ha spiegato l'Alto commissario per la pace, Sergio Jaramillo.