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Siria, 007 Usa: probabile uso di armi chimiche

"Sono state usate dal regime su piccola scala", spiega lʼintelligence americana. Cauta la Casa Bianca: "Servono prove concrete". Pentagono: "Non commettere gli errori fatti in Iraq"

Ap/Lapresse

L'intelligence Usa ha è convinta che "verosimilmente" il regime siriano abbia usato armi chimiche "su piccola scala". Lo ha affermato il segretario alla Difesa americana, Chuck Hagel. La Casa Bianca ha informato il Congresso americano sul rapporto degli 007. Anche la Gran Bretagna ha "limitate ma convincenti" informazioni sull'utilizzo di armi chimiche.

Data la posta in gioco e "quanto abbiamo appreso da recenti esperienze, le valutazioni di intelligence da sole non sono sufficienti: solo fatti credibili e corroborati che ci diano un grado di certezza guideranno la nostre decisioni", ha scritto Miguel Rodriguez, direttore per gli affari legislativi della Casa Bianca al presidente della Commissione Forze Armate del Senato Carl Levin.

Nella lettera si afferma che le valutazioni "sono basate su campioni fisiologici". Dobbiamo costruire su queste valutazioni per arrivare a fatti precisi, ribadisce la Casa Bianca: "Ad esempio la catena di comando non è chiara, dunque non possiamo confermare come sia avvenuta l'esposizione". La Casa Bianca - prosegue la lettera - ritiene che armi chimiche usate in Siria siano originate dal regime di Damasco: "Pensiamo che finora il regime abbia la custodia di queste armi e ha dimostrato la volontà di usarle". E tuttavia servono prove certe. Ecco perché la Casa Bianca preme per "una inchiesta complessiva delle Nazioni Unite che possa credibilmente valutare le prove e stabilire cosa è successo".

Pentagono: "Non commettere errori dell'Iraq" - L'amministrazione Obama non vuole ripetere gli errori dell'Iraq. Lo ha detto al Washington Post una fonte del Pentagono. "Il Pentagono non vuole ripetere gli errori della guerra in Iraq quando il presidente George W. Bush lanciò invasione sulla base di valutazioni di intelligence sbagliate che Saddam Hussein aveva armi di distruzione di massa", ha detto la fonte.

Insorti a Onu: "Su armi chimiche fare presto" - La coalizione dei ribelli siriani ha invitato l'Onu ad intraprendere "azioni rapide" perché in caso contrario "il regime di Assad interpreterà questo come un'accettazione internazionale del suo vasto impiego di armi chimiche". Gli insorti aggiungono che "il regime di Assad deve capire che, come hanno sottolineato l'Onu, gli Usa e molti altri Paesi, l'uso di armi chimiche è la linea rossa". Mentre chiede azioni concrete al Consiglio di sicurezza, la coalizione anti-regime ha invitato la Russia, alleata di Assad, a non intervenire e lasciare che le Nazioni Unite adempiano ai loro doveri.