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Whirlpool, gli esuberi salgono a 2.060 Guidi: "Piano azienda inqualificabile"

Lo rende noto Gianluca Ficco della Uilm: 480 impiegati in meno con il piano di ristrutturazione degli uffici amministrativi

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Aumenta il numero degli esuberi previsti da Whirlpool. Con la presentazione del piano di ristrutturazione degli uffici amministrativi, spiega Gianluca Ficco della Uilm, l'azienda "aggiunge ulteriori 480 esuberi. Gli esuberi complessivi in Italia salgono a 2.060 su 6.700 dipendenti, di cui 1.430 nelle fabbriche, 150 nella R&S e 480 nell'amministrazione". Un piano definito "inqualificabile" dal ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi.

Uilm: "Il piano industriale va modificato" - Dei 480 nuovi esuberi annunciati negli uffici amministrativi, 200 sono a Varese, 200 a Fabriano, 80 a Milano. Inoltre "Whirlpool sta valutando di accorpare i siti di Comerio (Varese) e di Milano in un'unica sede ancora da individuare in Lombardia". Secondo quanto riferisce la Uilm "anche per gli impiegati, Whirlpool dichiara la disponibilità a non licenziare fino al 2018, a patto di avere gli ammortizzatori sociali necessari". "Whirlpool - commenta Ficco - ha messo sul tavolo l'entità complessiva del problema occupazionale, e ciò ci spinge a ribadire con maggior forza la nostra richiesta: il piano industriale deve essere modificato, in modo da escludere davvero chiusure e licenziamenti, rispettando gli impegni presi in passato non solo con i lavoratori ma anche con le Istituzioni. Chiediamo il pieno appoggio del Governo per far cambiare idea alla multinazionale americana".

Whirlpool: "Acquisizione Indesit ha raddoppiato dimensioni dell'azienda" - Nell'annunciare gli ulteriori 480 esuberi, il gruppo Whirlpool ha spiegato in una nota che "l'acquisizione di Indesit ha raddoppiato le dimensioni dell'azienda in Europa ma ha avuto come risultato anche la duplicazione di alcuni ruoli, che al momento deve essere affrontata al fine di assicurare un'organizzazione efficiente ed efficace". E aggiunge che nel piano di riordino degli impiegati "sarà creata un'organizzazione sostenibile, assegnando responsabilità precise a ciascuna sede. Allo stesso tempo verrà preservata una struttura multi-regionale, mantenendo la presenza nelle regioni dove abbiamo oggi i nostri centri amministrativi".

La reazione del governo: "Nessun passo avanti" - Un annuncio che ha provocato la dura reazione da parte dello stesso governo, che "dopo un mese di continue riunioni con l'azienda e le organizzazioni sindacali, ritiene inqualificabile il piano perché in questo lasso di tempo non sono stati fatti passi avanti". Secondo una nota del Mise, il ministro Guidi ha ribadito la disponibilità del governo a riconvocare le parti "anche immediatamente" ma soltanto dopo che l'azienda avrà presentato nuove proposte "credibili e tangibili" che diano certezze ai lavoratori del gruppo e che rispondano all'esigenza di preservare gli aspetti occupazionali del piano Whirlpool.

Landini: "Ora mobilitazione intero gruppo" - In merito alla questione degli esuberi è intervenuto anche il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, che ha detto: "A questo punto siamo per proporre alle altre organizzazioni una grande mobilitazione di tutto il gruppo e di andare negli stabilimenti a discutere con i lavoratori". E in una nota spiega che "il confronto deve proseguire e nello stesso tempo devono essere decise iniziative di mobilitazione e di lotta, oltre allo sciopero generale dell'industria già proclamato a Caserta per il 22 maggio e le assemblee in tutti gli stabilimenti e uffici, fino ad arrivare allo sciopero generale di tutto il Gruppo".