Lollobrigida: "Fotovoltaico? Sì, ma non sui terreni agricoli"
Il ministro dell'Agricoltura smentisce possibili fratture con Pichetto Fratin: "Siamo amici, tra noi nessun problema. Per i pannelli c'è spazio sui tetti delle stalle"
All'indomani dello scontro all'interno della maggioranza sul divieto ai pannelli fotovoltaici sui terreni coltivati, Francesco Lollobrigida smorza i toni smentendo possibili tensioni con il ministro dell'Ambiente, Pichetto Fratin: "Non solo siamo colleghi, siamo amici e ci sentiamo costantemente.
È uscito che ci siano divergenze tra me e lui, ma non c'è alcun tipo di fondamento."
A Torino, a margine della prima tappa del Giro E-24, il ministro dell'Agricoltura, inoltre, ha spiegato che "Pichetto, da agricoltore, sa bene quanto è rilevante la tutela del territorio. Noi non vietiamo la produzione di energia solare. Il ministero ha finanziato solo quest'anno 13.500 aziende e arriveremo a 26mila per mettere i pannelli solari su aree come tetti delle stalle e delle industrie, ma senza macchie nere a terra".
"Sottrarre terreno agricolo - dice il titolare del ministero - significa speculare, per questo che stiamo lavorando a un articolo molto serio, che ponga limiti serissimi a questo tipo di sviluppo senza freni e che invece garantisca produzione energetica".
"L'agrivoltaico - aggiunge - verrà fatto sulle strutture e sui terreni con sistemi pero' compatibili con l'agricoltura. Perché non riesco a immaginare la nostra Italia violentata da un modello di sviluppo senza razionalità. "Questa norma è una norma di buonsenso - conclude Lollobrigida osservando che "produrre energia pulita dove si può produrre senza impattare, in maniera importante come abbiamo fatto e dimostrato di fare come ministero, non togliendo terreno che può essere dedicato alla produzione di cibo di qualita'".
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