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Hi-tech, le imprese a caccia di 117mila periti meccanici ed elettronici

Confartigianato avverte: difficile trovare personale con le qualifiche necessarie. Boom dellʼapprendistato, la formula migliore per preparare i giovani alle necessità delle industrie

Hi-tech, le imprese a caccia di 117mila periti meccanici ed elettronici - foto 1
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Servono urgentemente tecnici 4.0 per le imprese italiane, che aprono le porte a personale con titoli di studio legati all'innovazione.

Un'opportunità per chi cerca lavoro da una parte ma, segnala Confartigianato, dall'altra forti difficoltà per le imprese a trovare giovani (ne occorrono 117.560 entro settembre) con le necessarie qualifiche.

In particolare, si cercano 32.570 diplomati in meccatronica ed energia, 13.350 in elettronica ed elettrotecnica. Si aggiungono altre 34.940 assunzioni previste per diplomati in meccanica, cui si affianca la richiesta di 9.840 ingegneri elettronici e 8.550 ingegneri industriali.

Apprendistato la strada giusta per preparare i giovani - Una strada per colmare il gap tra le figure cercate dalle imprese e i giovani in cerca di un'occupazione è il contratto di apprendistato, affermano a Confartigianato: tra maggio 2016 e maggio 2017 questo particolare rapporto di lavoro è cresciuto del 27,2%, con 258.631 apprendisti assunti.

Addetti all'installazione di macchine utensili (introvabili il 64% delle figure richieste) e addetti alla gestione di macchinari a controllo numerico (mancano all'appello il 58% del personale necessario) sono le professioni più richieste e più difficili da reperire.

Le figure introvabili - Ci sono problemi anche a reperire 14.990 operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche, pari al 43% del totale di questa qualifica richiesta dalle imprese, e anche 14.430 tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (il 39% del totale).

Il boom delle assunzioni tramite apprendistato riguarda "soprattutto le micro e piccole imprese dove le assunzioni con questo contratto arrivano all'11,5%, una quota doppia rispetto al 5,5% delle medie e grandi imprese", sempre secondo Confartigianato. Sono ancora le piccole imprese che hanno fatto segnalre, nel primo trimestre 2017, un incremento di 157.160 posti di lavoro, pari al 77,3% dei nuovi occupati nel totale delle imprese.

Rivoluzione digitale e i compiti del governo - "La realtà - sottolinea il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti - ci dice che bisogna ripartire dall'apprendistato per offrire risposte efficaci alle imprese e per preparare i giovani a entrare in un mercato del lavoro che richiede competenze tecniche evolute imposte dalla rivoluzione digitale. Gli interventi del governo per l'occupazione giovanile devono quindi rilanciare questa 'palestra' in cui i giovani studiano e lavorano. A cominciare dal rifinanziamento dello sgravio contributivo totale nei primi tre anni di contratto per le assunzioni di apprendisti in aziende fino a 9 dipendenti".