FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Fisco, è partita lʼoperazione 730 precompilato: ecco cosa cambia

Secondo la Cgia di Mestre, con il 730 gli italiani avranno rimborsi per 8,2 miliardi, per un importo medio di 700 euro.

agenzia delle entrate
ansa

E' partita la rivoluzione 730. Dal 15 aprile è infatti disponibile online il nuovo modello di dichiarazione precompiltata, destinato a circa 20 milioni di contribuenti, lavoratori dipendenti e pensionati. Ecco una mini-guida al nuovo sistema. Secondo la Cgia di Mestre, chi presenta il 730 recupererà dal fisco e dall'Inps almeno 8,2 miliardi di euro, per un importo medio di 700 euro.

COS'E': Si tratta di una vera e propria dichiarazione dei redditi nella quale l'Agenzia delle Entrate ha già inserito i dati su redditi, ritenute, versamenti e alcune spese detraibili o deducibili. Il contribuente deve solo verificare se i dati inseriti sono corretti. Quindi, a seconda dei casi, può accettare la dichiarazione senza fare modifiche, rettificare i dati non corretti, integrare la dichiarazione per inserire altre spese deducibili o detraibili.

I TEMPI: La dichiarazione sarà disponibile online dal 15 aprile. Potrà essere presentata dal primo maggio al 7 luglio.

RESTA ALTERNATIVA TRADIZIONALE: La precompilata è comunque facoltativa. E' infatti sempre possibile presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie (modello 730 o modello Unico).

PER CHI E' PREDISPOSTA: Per il primo anno di sperimentazione, il 730 precompilato vale per i contribuenti che hanno percepito nel 2014 redditi di lavoro dipendente inseriti nella Certificazione Unica 2015 ed hanno presentato per il 2013 il modello 730 oppure il modello Unico o Unico Mini.

GLI ESCLUSI: Sono i contribuenti non in possesso dei requisiti per la presentazione del modello 730 o che non possono presentarlo personalmente. Tra questi i contribuenti con partita Iva (tranne i produttori agricoli in regime di esonero).

COME ACCEDERE: occorre essere in possesso delle credenziali Fisconline rilasciate dalle Entrate (codice Pin e password), oppure della Carta Nazionale dei Servizi o delle credenziali Inps. Effettuato l'accesso, si possono visualizzare: la dichiarazione precompilata, l'elenco dei dati inseriti nella dichiarazione e di quelli che l'Agenzia non ha potuto inserire perché non completi o incongruenti. Il contribuente può chiedere di vedere questi documenti anche al proprio sostituto d'imposta (datore di lavoro o ente pensionistico), se presta assistenza fiscale, a un Caf o a un commercialista. In questi casi, è necessario rilasciare preventivamente un'apposita delega.

I DATI GIA' PRESENTI: L'Agenzia inserisce nel 730 precompilato le informazioni contenute nella Certificazione Unica (redditi di lavoro dipendente, compensi di lavoro autonomo occasionale, ritenute Irpef, addizionale regionale e comunale, dati dei familiari a carico), alcuni dati contenuti nella dichiarazione dell'anno precedente (eccedenze di imposte non richieste a rimborso, oneri detraibili in più periodi d'imposta) e altri dati presenti in Anagrafe tributaria (per esempio, i versamenti effettuati con il modello F24), oltre agli interessi passivi sui mutui in corso, i premi assicurativi e i contributi previdenziali e assistenziali e i contributi versati per lavoratori domestici.

COSA MANCA: Per l'anno 2014 l'Agenzia non ha ancora inserito spese sanitarie, spese per istruzione, spese funebri e assegno al coniuge separato, perché non in possesso delle informazioni.

INTEGRAZIONI E CORREZIONI: Se il 730 precompilato non richiede alcuna correzione o integrazione, il contribuente lo può accettare senza modifiche. Se, invece, alcuni dati risultano non corretti o incompleti, o mancano del tutto, il contribuente è tenuto a modificarlo direttamente o tramite sostituto, Caf e professionista. Quando la dichiarazione è modificata, viene elaborato e messo a disposizione un nuovo modello 730 con il risultato della nuova liquidazione delle imposte dovute o del rimborso spettante. Al contribuente che accetta il modello 730 precompilato, senza apportare modifiche, non saranno controllati i documenti che attestano le spese indicate nella dichiarazione e non sarà effettuato il controllo preventivo sui rimborsi d'imposta superiori a 4.000 euro. Se, invece, il contribuente modifica la precompilata (direttamente o tramite il sostituto d'imposta), l'Agenzia eseguirà il controllo formale su tutti gli oneri indicati, compresi quelli trasmessi dagli enti esterni (banche, assicurazioni ed enti previdenziali).

Cgia: con 730 rimborsi per 8,2 mld a italiani - I 20 milioni di contribuenti italiani che quest'anno presenteranno il modello 730 recupereranno dal fisco e dall'Inps almeno 8,2 miliardi di euro. Lo indica la Cgia di Mestre secondo la quale il rimborso medio ottenuto da ciascun lavoratore dipendente sarà attorno ai 700 euro, mentre tra i pensionati l'importo medio si aggirerà tra i 500 e i 600 euro. Nel 2014 poco più di un lavoratore dipendente/pensionato su 2 ha presentato il 730: le Regioni più interessate dall'utilizzo di questo modello sono state la Puglia (62,9%), la Basilicata (62,3%) e il Molise (62,2%). Tra le meno "coinvolte" la Provincia autonoma di Bolzano (47,9%), la Sardegna (47,5%) e la Campania (46,4%). La media nazionale si è attestata al 55,5%.

I numeri del Modello 730

IRPEF restituita

8,2 miliardi di €

Rimborso medio

dipendenti

700 €

pensionati

500€ - 600€

% dei dipendenti/pensionati che hanno presentato il 730

55,50%

Elaborazione Ufficio Studi CGIA

Nota Nel 2014 (anno di imposta 2013) sono stati presentati 19.220.493 Modelli 730. Per l'anno in corso l'Agenzia delle Entrate prevede di metterne a disposizione poco meno di 20 milioni di precompilati.

Stima della % dei titolari di reddito da lavoro dipendente o da pensione che presentano il Modello 730


Regione

Modelli 730

Totale Dipendenti/Pensionati

%

Dipen./pens. che
sul totale presentano
il Modello730

Puglia

1.318.739

2.096.616

62,9%

Basilicata

199.100

319.481

62,3%

Molise

112.101

180.241

62,2%

Marche

592.090

963.234

61,5%

Veneto

1.781.212

3.040.935

58,6%

Emilia Romagna

1.694.971

2.900.452

58,4%

Sicilia

1.379.287

2.373.467

58,1%

Provincia autonoma Trento

211.165

365.134

57,8%

Friuli Venezia Giulia

475.905

823.455

57,8%

Abruzzo

440.370

772.489

57,0%

Lazio

1.792.330

3.188.213

56,2%

Valle d'Aosta

46.651

83.859

55,6%

Lombardia

3.358.166

6.101.155

55,0%

Umbria

296.260

540.123

54,9%

Piemonte

1.497.804

2.738.260

54,7%

Liguria

541.111

1.003.649

53,9%

Toscana

1.186.677

2.296.150

51,7%

Calabria

509.639

1.024.291

49,8%

Provincia autonoma Bolzano

176.516

368.824

47,9%

Sardegna

427.205

899.808

47,5%

Campania

1.183.194

2.552.015

46,4%

ITALIA

19.220.493

34.631.971

55,5%

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Ministero dell'Economia e delle Finanze