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Concertone Primo Maggio tra pioggia, monologhi e problemi tecnici| Big Mama: "Sbagliare è umano, fallire prezioso"

Per la prima volta la grande festa della musica si è svolta al Circo Massimo per l'inagibilità di Piazza San Giovanni in vista del Giubileo

Concertone Primo Maggio tra pioggia, monologhi e problemi tecnici| Big Mama:
Ansa

Al Concertone del Primo Maggio pioggia, qualche problema tecnico e tanti monologhi e appelli.

Tra cui quello di Big Mama, che ha lanciato il suo messaggio di speranza ai giovani: "Sbagliare è umano e fallire è prezioso...". Per la prima volta la grande festa della musica si è svolta al Circo Massimo per l'inagibilità di Piazza San Giovanni in vista del Giubileo, con la conduzione dell'inedita coppia formata da Ermal Meta e Noemi. Oltre cinquanta gli artisti, molti dei quali presenti all'ultimo Sanremo, sul palco davanti al folto pubblico, che, nonostante i disagi, non ha ceduto e con l'inizio delle esibizioni serali, le più attese, ha riempito il Circo Massimo.

Concertone Primo Maggio tra pioggia, monologhi e problemi tecnici| Big Mama:
Tgcom24


Maltempo e disagi al Circo Massimo 

 I problemi tecnici sono iniziati subito dopo che la diretta ha preso il via, verso le 15. Un forte acquazzone ha costretto a interrompere prima l'esibizione dei Bloom di Giusy Ferreri e poi quella dei Cor Veleno. Ermal Meta si è trovato così a dover intrattenere il pubblico cantando "Hallelujah" di Leonard Cohen solo con la chitarra acustica, e l'effetto è stato più che positivo dato che al termine della sua esibizione è spuntato il sole. 

 

Fotogallery - Ecco chi si è esibito sul palco del Concertone del Primo Maggio 


 

Monologhi e appelli da Noemi a Big Mama, Ermal Meta, Massini e Negramaro

  Tante le pause e i cambi di scaletta e tanti i monologhi brevi senza però veri e propri scossoni. Molti i messaggi sulla sicurezza del lavoro e i diritti delle donne, con Noemi in prima linea: "Ci dicono di fare più figli ma non si fa abbastanza per conciliare lavoro e maternità, perché non lavorare o guadagnare troppo poco rende le donne vulnerabili. Quando le donne si rivolgono ai centri antiviolenza, rischiano di trovarsi senza soldi, senza lavoro e con un uomo da mantenere. Per questo il 1 maggio sia fino in fondo la festa delle lavoratrici e dei lavoratori. Per il lavoro, giustizia sociale e contro la violenza sulle donne. Sempre", sono state le parole della cantante che con Ermal Meta ha letto le strofe della canzone "La guerra di Piero" di De Andre'.
Big Mama co-conduttrice insieme all'inedita coppia si è invece rivolta ai giovani: "Ci dicono sempre 'non mollare, non ti arrendere, devi farcela'. Siamo figli di questa generazione che ha paura di non farcela. Sbagliare non è mai qualcosa di umano, la media deve essere altissima. Invece dovete ricordare che il fallimento è qualcosa di prezioso, ti fa ragionare su quanto credi nel tuo sogno, nella tua forza interiore. Io lo chiamo desiderio di rivalsa, la cosa più bella che ho. Sbagliare è umano e fallire è prezioso. Sara' la vostra ambizione che muoverà il mondo. Credere nei propri sogni salva".

 

Poche invettive e Dargen punge la Rai

  La parte di protesta più intensa è stata quando lo scrittore Stefano Massini ha parlato delle morti sul lavoro. "Siete 50/60.000 stasera, bellissimi da guardare ma anche terribili da guardare. Siete tanti quanti i morti sul lavoro. Ogni volta che un lavoratore muore sul posto di lavoro è una carneficina, è uno sfascio, un massacro. Sono un antisfascista, perché oggi se dici antifascista ti identifica la Digos. E allora vorrei dire alla Digos, identificateli tutti". Dargen D'Amico ha invece ironizzato sulla Rai dicendo:  "La Rai è un lavoratore speciale di quelli che fanno il doppio lavoro, lavora per sé e per la concorrenza. Gli ascolti stanno andando benissimo e l'anno prossimo il Concertone andrà sul Nove".

Morgan è invece voluto intervenire in difesa degli artisti: "Voi siete qua, con gli ombrelli aperti. Non esiste altra situazione in cui si vedono tutti questi ombrelli. Siete qua e non era scontato. Per chi si andrebbe fuori cosi'? Per i politici no, solo per la musica. La musica è più importante di quello che i politici pensano. Gli artisti non sono rispettati dalla politica" ha attaccato il cantante: "Rimanere senza canzoni, senza musica, è fare una vita peggiore. Noi italiani siamo inventori della musica. Non è possibile non rendersi conto di questo, privarci di tutela legale, lasciarci nelle mani del becero mercato squalo senza considerazione da parte dello Stato".

 

Achille Lauro ha letto la Convezione Universale dei diritti umani, Tananai ha dedicato la sua canzone 'Tango' al rapper iraniano Toomaj Salehi condannato a morte per aver pubblicato musica critica nei confronti del governo e per aver sostenuto le proteste del 2022 in Iran. 

 

 

Pace e istruzione

  Tanti gli appelli per la pace come quello dei Negramaro:"Ricominciamo tutto con la pace. Anche nella notte piu' buia c’è' una luce che brilla" ha detto Giuliano Sangiorgi. Nel finale il lungo monologo di Ermal Meta sull'istruzione. "Non capivo niente di quello che si diceva in classe. Non capivo i compagni, non capivo i professori. Mi sono dovuto impegnare tanto per recuperare, al punto da addormentarmi sui libri. E per fortuna mi e' stata data la possibilità di mettermi al passo con gli altri", ha sottolineato il cantante-conduttore, con evidente riferimento alle recenti dichiarazioni del generale Roberto Vannacci. "Mentre l'uguaglianza ci mette tutti sullo stesso piano, l’equità si muove dalla diversità di ciascuno, per offrirgli ciò di cui ha bisogno per realizzare se' stesso, perché tutti devono poter guardare l'orizzonte del proprio futuro in egual modo. Equità è un bambino che non è costretto a studiare in un'altra classe a causa della sua disabilita'. Equità è valutare il rendimento dei ragazzi in base al loro impegno, ognuno secondo le proprie possibilità. Equità è garantire a tutti, ma proprio a tutti, non gli stessi strumenti, ma gli strumenti di cui ciascuno ha bisogno". Protagonista del finale di serata Ultimo che ha scaldato il pubblico del Circo Massimo, location che il prossimo anno lascerà nuovamente il posto con ogni probabilità a Piazza San Giovanni, come si è intuito dalle parole del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: "Siamo contenti di essere riusciti a realizzarlo qui, perché come sapete ci sono i lavori a piazza San Giovanni, ma dall'anno prossimo sarà di nuovo agibile e si potrà tornare li' o comunque dove i sindacati sceglieranno. L'importante è che adesso questa macchina sia riuscita a realizzare questo bellissimo evento".

 


 

Chi ha cantato

  Dopo la prima parte, che ha visto esibirsi tra gli altri Malika Ayane, ex-Otago, Motta, Piotta, Leo Gassmann, il concerto è ripreso con l'immancabile Bella Ciao in versione Dance. Per lasciare poi spazio a Negramaro, Colapesce Dimartino, Tananai, Rosa Linn, Rose Villain, La Rappresentante di Lista, Achille Lauro. Tra i più attesi Geolier e Ultimo, Mahmood.

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