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Europa, Draghi: l'economia si indebolirà ancora

"Rischi aumentati, servono misure straordinarie e una governance più forte"

Ap/Lapresse

"Ci aspettiamo che l'attività economica s'indebolisca in gran parte delle economie avanzate" e "nell'area euro i rischi sono aumentati": anche per questo la Banca centrale europea ha tagliato i tassi.

Lo ha detto Mario Draghi, presidente della Bce, nel suo primo intervento pubblico fuori dall'istituto. Per la stabilità finanziaria nell'area euro è essenziale "una governance economica molto più robusta", ha aggiunto.

L'Eurotower, ha ribadito Draghi, è consapevole delle difficoltà che la crisi del debito sta provocando alle banche. E così il nuovo governatore fa appello alle autorità europee perché mettano in pratica al più presto le misure per rafforzare il fondo di salvataggio degli Stati, l'Efsf. "Dov'è la realizzazione di queste misure? Non dobbiamo aspettare oltre", tuona il presidente.

"Ci sono più rischi, urgono misure straordinarie"
"I rischi di peggioramento dell'economia dell'Eurozona sono aumentati - ha detto Draghi -. Le attività economiche si indeboliranno in gran parte dei Paesi avanzati". Nessuno Paese secondo il presidente della Bce può considerarsi al riparo dall'attuale crisi. In risposta alle difficoltà del momento, rimangono "della massima importanza" le misure straordinarie introdotte dalla Bce negli ultimi tre anni, fra cui le aste a finanziamento illimitato e a lunga durata. Ma i Paesi dell'Eurozona, ha aggiunto, non devono dipendere solo dalla Bce ma devono "implementare con la massima urgenza le decisioni del summit europeo".

Problemi di governance
Per la stabilità finanziaria nell'area euro è essenziale "una governance economica molto più robusta", ha detto ancora Draghi, chiedendo "l'urgente messa in pratica delle decisioni del consiglio Ue e del vertice europeo".

Un aiuto dalle economie emergenti
L'Eurozona, ha sottolineato Draghi, continua a beneficiare della domanda di prodotti che arriva dalle economie emergenti e dunque da una bilancia commerciale che rimane in netto attivo e finora la corsa dei prezzi che si registra in alcune economie avanzate non ha avuto ripercussioni negative sull'andamento dell'inflazione.

Resta cruciale, tuttavia, "lavorare insieme alle economie emergenti" che sono riuscite a creare dei "cuscinetti" fiscali e finanziari sufficienti ad attutire l'impatto della crisi. Ma nel suo discorso, Draghi ha messo l'accento sul modo in cui il mandato primario della Bce rimanga quello di ancorare le attese di inflazione e ha ribadito come l'Eurotower prenda le sue decisioni nella massima indipendenza.

"La nostra credibilità implica il successo della nostra politica monetaria - ha detto Draghi - che mira ad ancorare le prospettive di inflazione a medio e lungo termine per sostenere la crescita, l'occupazione e la stabilità finanziaria. E noi diamo il nostro contributo nella massima indipendenza".

Le banche continuano a soffrire le tensioni
Riguardo allo stato di salute delle banche, Draghi ha rilevato come il crescente ricorso allo sportello depositi rifletta le forti tensioni in atto. La Bce, ha aggiunto Draghi, è cosciente dei problemi incontrati dalla banche a causa della crisi del debito. Riguardo agli Stati, il governatore ha ribadito la posizione della Bce secondo cui per la stabilità finanziaria sono necessarie le riforme strutturali sommate a finanze pubbliche solide e ha sottolineato l'urgenza di una governance economica più robusta dell'Eurozona.