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La poetica pittorica di Botero in mostra al Vittoriano di Roma

LʼAla Brasini del complesso monumentale presenta la dimensione onirica del celebre artista colombiano, con un eco di nostalgia

Abbondanza, dimensione fiabesca, eco di nostaglia.

Questi alcuni degli elementi stilistici del pittore colombiano Fernando Botero, famoso in tutto il mondo per il suo inconfondibile linguaggio stilistico, immediatamente riconoscibile. Alla sua arte, nel suo ottantacinquesimo compleanno, si rende omaggio con un'esposizione nell'Ala Brasini del Complesso Vittoriano di Roma, che ripercorrerà oltre 50 anni di carriera del Maestro (dal 1958 al 2016) attraverso 50 suoi capolavori, molti dei quali in prestito da tutto il mondo.

Una dimensione onirica, fantastica e fiabesca dove si percepisce forte l'eco della nostalgia e di un mondo che non c'è più o in via di dissoluzione. Uomini, animali, vegetazione i cui tratti e colori brillanti riportano immediatamente alla memoria l'America Latina dove tutto è più vero del vero, dove non c'è posto per la sfumatura e che anzi favorisce l'esuberanza di forme e racconto.

Ad accogliere il pubblico fuori dalla mostra, visibile anche a tutti i passanti, la gigantesca scultura in bronzo Cavallo con briglie, di oltre una tonnellata e mezzo di peso e alta più di tre metri, che occupa con tutta la sua maestosa imponenza lo spazio antistante il Museo raccontando la perfetta plasticità volumetrica delle forme simbolo dello stile Botero.

"Credo molto nel volume, in questa sensualità che nella pittura suscita piacere allo sguardo. Un quadro è un ritmo di volumi colorati dove l'immagine assume il ruolo di pretesto". Queste le parole del Maestro, le cui opere sono infatti la risultanza di un delicato equilibrio tra maestria esecutiva e valori espressivi. E così nei suoi ritratti austeri, nei nudi privati di ogni malizia, nelle nature morte, dove è fortissimo il concetto di abbondanza, si percepisce altrettanto fortemente la dolcezza delle forme, così come nelle sue corride, nei suoi giocolieri è altrettanto percepibile un senso di nostalgia e smarrimento che cattura il cuore di chi le osserva.

La mostra, che si presenta come la prima grande retrospettiva dell'opera di Botero in Italia, apre a Roma sotto l'egida dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, promossa dall'Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, con il patrocinio della Regione Lazio e dell'Ambasciata di Colombia in Italia. Organizzata e co-prodotta da Gruppo Arthemisia e MondoMostreSkira, è curata da Rudy Chiappini in stretta collaborazione con l'artista.

BOTERO
Dal 5 maggio al 27 agosto 2017
Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, Roma