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La Pina: "La mia Tokyo poco ufficiale e stravagante, proprio come me"

Lʼartista presenta a Tgcom24 il nuovo libro-guida "I love Tokyo" tra dritte, immagini e musica

La Pina:
ufficio-stampa

Un libro, forse una guida, sicuramente un racconto.

Spiritoso, non tradizionale, e persino nostalgico, come è nel carattere de La Pina. Che come sottolinea a Tgcom24 di ufficiale nella vita ha scelto davvero poco. "I Love Tokyo", edito da Vallardi, è una dichiarazione d'amore musicata dal marito Emiliano Pepe. Con dritte, video, immagini, tutorial. E ricordi. Quelli che solo il Giappone, nonostante guardi perennemente al futuro, sa tramandare.

Perché Tokyo?
Il Giappone è un posto che ho scoperto quando ero molto piccola perché mio papà mi ci portava negli Anni 80, come un figlio l'ho visto crescere perché ho continuato a tornarci. Tokyo è una di quelle città che non ti stufa mai, perché anche a distanza di pochi mesi trovi tutto cambiato. E' una città che si evolve continuamente e io che sono costantemente alla ricerca di stimoli nuovi, anche perché mi stufo abbastanza facilmente, lo trovo un posto sempre sorprendente.

 

La possiamo ritenere una guida?
Non lo so, il libro è strano forte. Ci sono le dritte per chi deve partire, ci sono i ricordi e c'è la possibilità di andarci senza muoverci da casa. Posso dire che molte persone sono andate con il libro e si sono trovate bene. Si risparmia tempo, quello lo posso assicurare. Grazie alle mie dritte ci si muove meglio (ride, ndr), ci sono le cose che non trovi nelle guide. Ad esempio i tutorial su come si mangiano le cose, e giornate confezionate che ti fanno rientrare con polpacci di amianto e chiappe da brasiliana. C'è tutto...

 

E' rimasto fuori qualcosa di intimo?
Non è nel mio stile, se ci metto la faccia, ci metto tutto. La cosa più intima è forse la musica di Emiliano (Pepe, ndr) che esprime tutta quella malinconia che ti rimane quando torni. L'ordine, la pulizia, la gentilezza sono già una vacanza. Quando si torna ai nostri ritmi, rimane quella nostalgia. La parte più emotiva e sensibile è sicuramente quella che ha raccontato Emi.

La Pina:
ufficio-stampa

Come è la Tokyo vista con gli occhi de La Pina?
Una città che ha una anima sua, una sua identità, una sua forte personalità quasi a discapito di chi la vive. C'è la tradizione che si intreccia con l'iper-tecnologia e quindi il futuro. Passato, presente e strafuturo.

 

Una città dove la stravaganza è la normalità...
Uno che si veste come un matto magari fa l'impiegato e il sabato si traveste e interpreta una parte. Qui se uno si veste così glielo trovi tu un impiego?

 

Sei riuscita a dare un ordine alle tue cose?
Un ordine tutto mio, che mi ha rimesso la voglia di partire.

 

Hai portato tanti amici in questi anni...
Ho portato chiunque nei posti peggiori. Si sa che chi va con la bionda impara a 'giapponare'.

 

Le immagini sono molto importanti per te...
Tutte le foto sono nostre, anche i video li abbiamo fatti noi con i telefonini, come quando li riproduci per gli amici. Non c'è niente di ufficiale, ma io nella vita di ufficiale ho scelto di avere davvero poco.