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Roma, prima Gaia e Camilla poi Leonardo e ora Gabriele: comitiva di amici distrutta da tre incidenti stradali in quattro anni

Gli altri componenti della comitiva: "Ci vedevamo tutti a Ponte Milvio, passavamo le serate tra passeggiate e discoteche. Ora quattro di noi sono morti. Mette i brividi"

Roma, prima Gaia e Camilla poi Leonardo e ora Gabriele: comitiva di amici distrutta da tre incidenti stradali in quattro anni - foto 1
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Le vite di quattro giovani amici di Roma sono state spezzate da tre diversi incidenti stradali in quattro anni.

Prima Gaia e Camilla, poi Leonardo Lamma e ora Gabriele Sangineto. Quest’ultimo, giovane universitario di 21 anni che il 19 ottobre è stato investito alla periferia nord della Capitale mentre attraversava sulle strisce, era compagno di classe al liceo di Lamma, morto nel 2022 nella stessa strada dove, nel 2019, hanno perso la vita le amiche Gaia von Freymann e Camilla Romagnoli. "Ci vedevamo tutti a Ponte Milvio, passavamo le serate tra passeggiate e discoteche. Ora quattro di noi sono morti. Mette i brividi", dicono al Corriere della Sera gli altri componenti della comitiva.

 

La morte di Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann

 Le due 16enni Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann sono morte investite da un'auto guidata da Pietro Genovese, figlio del regista Paolo, nella notte tra il 21 e il 22 dicembre 2019 mentre attraversavano la strada in Corso Francia, a Roma Nord. Compagne di banco e inseparabili anche fuori dalla scuola, Camilla Romagnoli e Gaia Vonfreymann avevano trascorso il sabato sera a Ponte Milvio, punto di ritrovo dei giovani di quel quadrante della Capitale. A cena con loro, in pizzeria, quella sera c’era anche Leonardo Lamma.  

 

La morte di Leonardo Lamma

 Leonardo Lamma è morto sullo stesso punto di strada in Corso Francia Il 7 aprile del 2022. Il diciannovenne era in moto, è caduto per un dosso. Leonardo era amico molto amico di Gabriele Sangineto. Oltre a essere compagni di classe, giocavano a calcetto insieme.

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La morte di Gabriele Sangineto

 Gabriele Sangineto è morto giovedì mattina alle 7 mentre attraversava sulle strisce in via Flaminia, a Labaro, alla periferia nord della Capitale. A investirlo è stato prima un taxi, che andava in direzione fuori Roma; sbalzato nell'altra corsia è stato travolto da un furgone che viaggiava nella direzione opposta. Il ragazzo è stato subito trasportato al vicino ospedale Sant'Andrea, dove è morto poco dopo. Era originario di Sacrofano: "La nostra comunità è in lutto - ha scritto sui social il Comune alle porte di Roma, che ha annullato le manifestazioni del fine settimana -. Il sindaco Patrizia Nicolini e l'Amministrazione comunale, a nome dell'intero paese, si stringono al dolore della famiglia e inviano le loro più sentite condoglianze". Anche i due automobilisti - il tassista di 38 anni e il conducente del furgone di 49 - sono stati portati in ospedale per eseguire i test di alcol e droga, poi risultati negativi, mentre i loro veicoli sono stati sequestrati. 

 

I racconti

 "Gabriele accompagnò Camilla al ballo delle debuttanti, erano tutti molto legati", racconta Vittoria Castaldo, fidanzata di Sangineto, come riporta il Corriere. Con Leonardo "erano fratelli e a lui mancava molto", aggiunge Vittoria.  

 

"Ho visto Gabriele alla mia festa di compleanno giovedì. Ho pensato a una maledizione - afferma il 21enne Matteo Favoccia, 21 anni, anche lui compagno di classe di Gabriele e Leonardo -. Non eravamo preparati, siamo giovani, ma chi ci pensa a queste cose? Nemmeno il tempo di metabolizzare il dolore per Leonardo".  

 

"Mio cugino soffriva ancora per i suoi amici, ma continuava a lavorare per il suo futuro, non si arrendeva mai", spiega Alessandro Domolo, cugino di Gabriele. "Pensare a quei ragazzi è atroce. Io ricordo le loro risate, le uscite, le riunioni a Ponte Milvio" è invece il commento del padre di Gaia, Edward Von Freyman. "Leonardo cucinava la carbonara e Gabriele, insieme con gli altri amici, mangiavano", racconta il padre di Leonardo, Stefano Lamma. "Mio figlio quasi non studiò più dopo la morte di Gaia, la adorava", ricorda invece la mamma di Leonardo.

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