FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Scontri tra polizia e studenti al corteo Fiom a Torino. Cinque fermati, tre agenti feriti

I dimostranti hanno scagliato pomodori contro le forze dellʼordine, che hanno risposto con lacrimogeni. Landini sfida Renzi: "Venga nelle piazze a contarci"

studenti,torino,lacrimogeni,scontri,polizia
twitter

Scontri fra studenti e forze dell'ordine a Torino al corteo Fiom di Torino, in occasione del vertice europeo su diritti e lavoro. I dimostranti hanno rimosso parte delle transenne che sbarravano la strada verso il Teatro Regio, che ospita il summit, e hanno scagliato pomodori contro gli agenti, che hanno risposto con il lancio di lacrimogeni. Cinque fermi e tre agenti feriti. Landini nel suo comizio sfida Renzi: "Vieni in piazza a contarci".

Scontri tra polizia e studenti al corteo Fiom a Torino. Cinque fermati, tre agenti feriti

Fermati 5 manifestanti, feriti tre agenti - Per rispondere al lancio di bottiglie, pomodori e anche un fumogeno, la polizia ha eseguito una "carica" di alleggerimento verso i manifestanti, i quali, alla vista dell'iniziativa, sono arretrati immediatamente. Fermate cinque persone.

Dopo un temporaneo allontanamento, i manifestanti, poco più di un centinaio, si sono riavvicinati al cordone di polizia. Gli agenti hanno risposto con un nuovo lancio di lacrimogeni e si sono avvicinati ai dimostranti respingendoli, ma senza che ci sia stato contatto tra le parti. Tre poliziotti sono comunque rimasti feriti per lo scoppio di alcune bombe carta. Tra loro, anche il vicario del questore di Torino, Giuseppe Ferrari. Si trovava davanti allo schieramento delle forze di polizia per sovrintendere il servizio, quando è stato colpito da una bomba carta. Il funzionario, ferito a una gamba, ha riportato lesioni giudicate guaribili in non meno di 15 giorni.

Questura: "Agenti attaccati da 300 manifestanti" - Un gruppo "di circa 300 antagonisti, di varia estrazione" ha "attaccato le forze di polizia schierate a protezione dei luoghi del vertice internazionale" dei ministri del Lavoro e del Welfare e ha "effettuato un fittissimo lancio di sanpietrini, bulloni, grossi petardi, per cui è stato necessario il lancio di alcuni lacrimogeni per disperdere i violenti". E' questa la ricostruzione fatta dalla Questura di Torino degli scontri in piazza Castello.

La Fiom: "Eccessi delle forze dell'ordine" - Dopo gli scontri, il segretario generale della Fiom torinese, Federico Bellono, ha detto che i manifestanti hanno "avuto una netta percezione che ci sia stato un eccesso di reazione da parte delle forze dell'ordine, in particolare quando sono stati lanciati lacrimogeni in direzione del palco. Ho chiesto al questore un incontro, già oggi, per farglielo presente".

Landini sfida Renzi: "Venga nelle piazze a contarci" - Nel suo comizio in piazza Castello a Torino, il leader della Fiom Maurizio Landini lancia la sua sfida al premier: "Il governo diceva che il sindacato e la Fiom non rappresentano più nessuno. Nelle piazze dell'Emilia ieri, di Torino e Terni oggi arriva la risposta. Venga lui a contarci, a vedere chi rappresenta gli interessi dei lavoratori".

E aggiunge: "Renzi può mettere tutti i voti di fiducia che vuole ma la maggioranza del Paese non ce l'ha. La maggioranza del Paese è fatta da chi lavora, paga le tasse, è in cassa integrazione, è precario e non vorrebbe esserlo, vorrebbe un lavoro ma non lo trova". Poi, riferendosi agli scontri con le forze dell'ordine, chiede di lavorare per unire e non per dividere il Paese: "Dico a chi in fondo alla piazza scioccamente va contro le forze dell'ordine che noi dobbiamo unire e non dividere il Paese".