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Natale e Capodanno, per le feste gli italiani spenderanno 4,8 miliardi a tavola

Lʼ86% delle famiglie consumerà a casa il suo pasto. La tradizione la fa da padrona questʼanno e allʼestero è record di export del "Made in Italy"

Natale e Capodanno, per le feste gli italiani spenderanno 4,8 miliardi a tavola - foto 1
istockphoto

La voce più importante del budget che gli italiani hanno riservato alle feste natalizie è costituito, quest'anno, dall'agroalimentare.

Secondo l'analisi di Coldiretti, tra regali enogastronomici, pranzi e cenoni, a Natale e Capodanno la spesa sarà di 4,8 miliardi di euro, il 10% in più del 2016. La maggior parte della spesa è dedicata al pranzo di Natale, che l'86% degli italiani consumerà a casa scegliendo un menù tradizionale.

L'arrivo in tavola dei superfood della tradizione italiana - La novità di quest'anno è l'arrivo nel piatto dei cosiddetti superfood ai quali sono associate specifiche proprietà salutistiche. Più di un italiano su quattro (26%) li porterà in tavola con un positiva tendenza a riscoprire quelli della "nonna", dalle noci al farro, dalle visciole alla roveja rispetto a cibi diventati di gran moda in Italia come lo zenzero o le bacche di goji, che provengono in gran parte dalla Cina, paese ai vertici per gli allarmi sanitari. "Si assiste anche - afferma la Coldiretti - a una fortissima attrazione verso il fai da te casalingo con ben il 48% delle famiglie che preparerà in casa almeno un dolce tipico delle feste. Tra le novità di quest'anno - continua Coldiretti - l'arrivo dei primi panettoni e pandori 100% italiano che utilizza grano tenero, burro, zucchero, uova, lievito madre e scorze di arance candite, tutti da produttori nazionali".

Made in Italy anche all'estero: export record - Per il Made in Italy alimentare è record storico sulle tavole delle festività anche all'estero con l'export di vini, spumanti, grappa e liquori, panettoni, formaggi e salumi solo per il periodo di Natale che supera i 3,5 miliardi di euro, in aumento del 6% sulla base delle proiezioni Coldiretti per il mese di dicembre 2017. Ad aumentare - sottolinea la Coldiretti - è il valore delle esportazioni di tutti i prodotti più tipici del Natale, dallo spumante (+14%) ai panettoni (+11%), ma crescono anche i vini (+7%), i salumi (+8%) e i formaggi (+9%), e le grappe e liquori (+5%). "Un'ottima premessa - rileva Coldiretti - per l'anno che verrà con il 2018 che è stato proclamato anno internazionale del cibo italiano nel mondo, al quale l'Italia si presenta con la mappa dei tesori dell'economia locale che può contare su 5.047 prodotti alimentari tradizionali censiti dalle regioni ottenuti secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 292 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 523 vini Doc/Docg/Igt ma anche con il primato green delle quasi 60mila aziende agricole biologiche in Europa e la scelta di vietare le coltivazioni Ogm a tutela del patrimonio di biodiversità.

Impatto sull'economia e sull'occupazione - "Le scelte di Natale hanno un impatto determinate sull'economia e sull'occupazione", ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che "si stima valga almeno trentamila posti di lavoro la scelta di un menù italiano per i pranzi ed i cenoni delle feste, ma anche quella del regalo enogastronomico veramente Made in Italy Un impatto importante che può aiutare anche a risollevare le aree del centro Italia colpite dal terremoto dove la ripresa - conclude Moncalvo - dipende in gran parte da cibo e turismo".