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Roncalli e Wojtyla proclamati santi Francesco: "Due uomini coraggiosi"

"Il Papa della docilità e il Papa della famiglia": così il Pontefice ha definito Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II al momento della canonizzazione. Ovazione degli 800mila pellegrini in Vaticano

Roncalli e Wojtyla proclamati santi
-afp

"Due uomini coraggiosi, che hanno dato testimonianza alla Chiesa e al mondo della bontà di Dio. E che pure hanno contribuito in maniera indelebile alla causa dello sviluppo dei popoli e della pace". E' con queste parole che papa Francesco ha innalzato due nuovi santi alla venerazione della Chiesa universale: due dei Papi più grandi dell'ultimo secolo, Giovanni XXIII, il "padre" del Concilio, e Giovanni Paolo II, il grande "missionario" della fede.

Per il giorno dei 4 Papi 800mila pellegrini - Papa Francesco li ha canonizzati nella messa concelebrata in Piazza San Pietro con un altro Pontefice, il Papa emerito Benedetto XVI, e con 850 tra cardinali e vescovi. Grande l'ovazione degli 800 mila pellegrini - 500mila in Piazza San Pietro e Via della Conciliazione e altri 300mila nelle altre aree di Roma allestite con maxi-schermi - al momento della formula con cui Bergoglio ha proclamato la santità dei due grandi predecessori, con scene anche di forte commozione. In lacrime i pellegrini polacchi e bergamaschi: campane a festa a Sotto il Monte, paese natale di Roncalli, festa dei fedeli anche a Cracovia, la diocesi di Wojtyla.

"Il Papa della docilità e il Papa della famiglia" - Per papa Francesco, i santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, oltre ad aver avuto "il coraggio di guardare le ferite di Gesù, di toccare le sue mani piagate e il suo corpo trafitto, hanno collaborato con lo Spirito Santo per ripristinare e aggiornare la Chiesa secondo la sua fisionomia originaria. La fisionomia che le hanno dato i santi nel corso dei secoli". Secondo Bergoglio, infatti, "sono proprio i santi che mandano avanti e fanno crescere la Chiesa". Papa Roncalli, ha proseguito, nella convocazione del Concilio "ha dimostrato una delicata docilità alla Spirito Santo". Karol Wojtyla, invece, è stato "il Papa della famiglia", come lui stesso voleva essere ricordato.

Alla cerimonia anche Napolitano e Renzi - Presenti alla cerimonia sul sagrato vaticano un centinaio di delegazioni ufficiali, con 34 fra capi di Stato e di governo, compresi il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il premier, Matteo Renzi, con le rispettive consorti. All'inizio e alla fine della messa, il Papa è andato a salutare e a stringere le mani a Ratzinger, seduto sul lato sinistro - in paramenti liturgici - nel quadrante dei cardinali e dei vescovi.

Le reliquie: pezzetto di pelle e ampolla con il sangue - Le reliquie di Roncalli (un pezzetto di pelle) sono state portate all'altare da don Ezio Bolis, direttore della Fondazione Giovanni XXIII mentre i nipoti del "Papa buono" avevano portato le lampade. Quelle di Wojtyla (una piccola ampolla con il sangue) dalla seconda "miracolata", la costaricana Floribeth Mora Diaz, mentre la prima, la suora francese Marie Simon-Pierre, ha letto una delle preghiere dei fedeli.

Folla di fedeli venera le tombe dei due nuovi santi - Nel Regina Caeli al termine della messa, oltre a ringraziare le autorità, Bergoglio ha ricordato che i due Pontefici "hanno contribuito in maniera indelebile alla causa dello sviluppo dei popoli e della pace". Il Pontefice ha poi salutato le delegazioni ufficiali sul sagrato vaticano. Molto cordiale la stretta di mano con Napolitano, con cui ha scambiato alcune battute. Nel primo pomeriggio, con un lunghissimo serpentone di folla, è subito iniziata la venerazione dei fedeli sulle tombe dei due nuovi santi, all'interno della basilica vaticana.