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Salerno-Reggio Calabria,sequestrata galleria per difetti strutturali

Lʼautostrada sarà chiusa tra gli svincoli di Mileto e Serre

La Procura di Vibo Valentia ha sequestrato la galleria "Fremisi-San Rocco" sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria.

La A3 sarà chiusa tra gli svincoli di Mileto e Serre. Il provvedimento è stato preso dopo che i tecnici, nominati per chiarire le cause di due incidenti in cui sono morte 5 persone, hanno evidenziato "gravi difetti strutturali" per la conformazione dell'asfalto e la mancanza di illuminazione e di barriere di protezione.

Tredici indagati Sono 13 le persone indagate per i due incidenti mortali nell'inchiesta della Procura di Vibo Valentia. Tra gli indagati figurano sei dirigenti Anas, il dirigente del lotto di ammodernamento del tratto Giovanni Fiordalis, e i collaudatori del tratto Fulvio De Paolis, Arnaldo Tessieri e Bernardino Cipolloni; il legale rappresentante pro tempore della Società Italiana per Condotte D'acqua Spa, impresa esecutrice dei lavori di ammodernamento Mohammad Ali Sangelaji e il direttore dei lavori Sergio Lagrotteria; i progettisti del tunnel "Tremisi" per conto della società "Progin Spa" Franco Forni, Salvatore Scoppetta, Antonio Grimaldi e Salvatore Esposito; l'autista del camion che investì l'auto sulla quale viaggiavano 4 ragazzi coinvolti in precedenza in un incidente autonomo nella galleria.

Sequestro disposto per evitare altri incidenti Nel decreto di sequestro del procuratore Benedetta Callea si evidenzia come è "tangibile il rischio per l'incolumità pubblica, per gli utenti della strada che quotidianamente percorrono il tratto su indicato, per la comunità tutta così come l'urgenza di intervenire prima dell'emissione del provvedimento del giudice per le indagini preliminari in quanto, lasciando inalterata la situazione in atto, non si neutralizzerebbe la probabilità di verificazione di avvenimenti futuri, come è stata dettagliatamente stigmatizzata dai tecnici".

Nella consulenza disposta dalla procura, i tecnici evidenziano che in occasione di entrambi gli incidenti - avvenuti di notte - la galleria "presentava l'impianto di illuminazione non funzionante perché soggetto a continui furti di cavi elettrici e quadri comando" e che ad "ad impianto attivo, l'imbocco della galleria sarebbe risultato maggiormente visibile ed avrebbe potuto influire sul livello di attenzion dei conducenti delle auto", evidenziando anche che è comunque "competenza dell'Ente proprietario assicurare l'efficienza dell'impianto di illuminazione, nonostante i furti", e quindi l'Anas.

I periti hanno anche evidenziato che in entrambi gli incidenti, le auto hanno urtato contro il montante destro dell'ingresso della galleria, evidenziando come il progetto "non prevedesse alcuna barriera protettiva del medesimo". Da questo, i periti sono giunti alla conclusione che "le gravi conseguenze degli incidenti è da ascrivere con certezza alla mancanza di un idoneo dispositivo di ritenuta a protezione del montante della galleria" che per il pm "è da addebitare ad un errore di progetto". Il sequestro dell'opera è finalizzato quindi agli interventi di sistemazione della galleria.

Le vittime Nel tratto in questione, il 25 novembre, è morto un diciannovenne, Domenico Napoli, mentre il primo marzo sono deceduti quattro giovani di età compresa tra i 22 ed i 24 anni, Marzio Canerossi, Giuseppe Speranza, Fortunato Calderazzo e Francesco Francesco. I quattro erano stati sbalzati dall'auto sulla quale viaggiavano in seguito a un incidente autonomo in galleria e successivamente investiti da un camion.