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Bimba rapita dal papà e portata in Siria, per lei parte una campagna sul web

Dal 18 dicembre del 2011 la mamma della bambina, Alice Rossini, sta cercando di riportarla a casa. E la Rete si schiera dalla sua parte

Bimba rapita dal papà e portata in Siria, per lei parte una campagna sul web - foto 1
ansa

Decine e decine di persone con in mano un cartello che nomina la piccola bimba rapita dal padre.

Il web si schiera con Alice Rossini, la mamma di Vimercate, in provincia di Monza e Brianza, che il 18 dicembre del 2011 ha visto l'ex marito, Mohamad Kharat, sottrarle la figlia Emma e portarla in Siria. La battaglia della donna per poter riabbracciare la piccola, che oggi ha 5 anni, continua. E può contare anche sul supporto della città e della Rete.

A rilanciare l'iniziativa social è il Giornale di Vimercate, che pubblica i volti delle persone che hanno deciso di schierarsi dalla parte di Alice. Tra loro, oltre a tantissimi cittadini, anche assessori e consiglieri comunali.

E il sindaco di Vimercate, Paolo Brambilla, con il suo vice, Corrado Boccoli, dopo aver posato con il cartello in mano, scrive al ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni: "Atto intollerabile, lo Stato intervenga"

A chiedere una presa di posizione della Farnesina era stata la stessa Alice Rossini che, nei giorni scorsi, si era sfogata sul proprio profilo Facebook: "In tre anni per mia figlia non si è mosso nulla", aveva scritto dopo la liberazione di Greta e Vanessa, le due cooperanti rapite proprio in Siria.

Il gruppo su Facebook - creato a sostegno della battaglia di Alice Rossini, ha raccolto in pochi giorni oltre 500 persone e in molti hanno pubblicato la propria foto con la scritta.