Fanno sesso nell'auto: assolti
Pavia, erano in un luogo appartato
Fare l'amore in auto? Concesso, a patto che la macchina sia parcheggiata in un luogo appartato.
L'ha deciso il Tribunale di Pavia, assolvendo due amanti sorpresi a consumare un amplesso sui sedili del veicolo a Landriano, nel Pavese: la coppia, secondo i giudici, non può essere accusata di atti osceni proprio perché il posto scelto era una strada privata, anche se visibile dalla via pubblica.
Che il sesso in auto si potesse fare senza incorrere nelle sanzioni previste dall'articolo 527 del codice penale per atti osceni l'aveva stabilito anche la Corte di Cassazione qualche tempo fa: l'importante è che si posteggi su una strada fuorimano oppure si prenda la precauzione di schermare i vetri della macchina.
Adesso, a dare manforte, è arrivata anche la sentenza dei giudici di Pavia, che hanno messo la parola fine a una vicenda che risaliva al maggio del 2000. Lo riferisce la Provincia Pavese. All'epoca Fabio, 36enne milanese, si era appartato con una albanese di 25 anni, parcheggiando la macchina sotto un cavalcavia a ridosso di una strada chiusa.
Nonostante l'accortezza, qualcuno nota la coppia e avverte i carabinieri. I due si beccano la denuncia per atti osceni, reato punito con una reclusione da tre mesi a due anni. Quindi vengono rinviati a giudizio e infine processati.
Ma, colpo di scena, se ne vanno assolti. Ed ecco la motivazione del Tribunale: la macchina era parcheggiata in una zona di campagna, protetta da sguardi indiscreti. Dunque, nessuna offesa al pudore - hanno concluso i giudici - se si fa sesso "in un ambiente riservato" e non "sulla via pubblica".