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Bimbi annegati,celebrati i funerali

Si sono svolti nella chiesa di San Rocco a Gela, Caltanissetta, i funerali dei due fratellini Andrea Pio e Rosario Giuseppe, di 2 e 9 anni, annegati in mare dalla madre Vanessa Lo Porto.

"Siamo qui non per dare giudizi, né per condannare" ha detto il parroco Don Enzo Romano durante l'omelia. Nella cittadina del nisseno è stato proclamato il lutto cittadino. Intanto il gip di Gela ha concesso gli arresti domiciliari alla donna.

"Non sappiamo quale dramma ha potuto vivere la madre in quel momento. Solo Dio sa quello che ha provato nel cuore e nella mente, un inferno che le ha fatto perdere la ragione" ha detto il sacerdote durante la celebrazione. Il parroco ha anche sottolineato che "sono state dette tante stupidaggini: questo è il momento di stare in silenzio e capire".

Per i due bambini la camera ardente era stata allestita in chiesa per cercare di porre fine ai dissidi sorti fra le famiglie di Vanessa e quella dell'ex marito, Marco D'Augusta, che volevano portare i feretri nelle rispettive case. Ma la riconciliazione non c'è stata nemmeno durante i funerali, di fronte all'appello dal parroco che ha invitato i presenti a "scambiarsi un segno di pace". I genitori, le sorelle e il fratello di Vanessa sono rimasti fermi sui loro banchi, così come il marito della donna, che si trovava sulla fila opposta insieme ai suoi familiari.

Ai funerali erano assenti, oltre alla mamma, che si trova agli arresti domiciliari in una struttura sanitaria, anche i politici. Il Comune di Gela ha mandato il gonfalone, ma i dirigenti sono giunti in chiesa solo quando la cerimonia era ormai alle ultime battute. All'inizio dei funerali la sorella di Vanessa Lo Porto, Lorena, è svenuta per la tensione ma si è ripresa quasi subito e ha continuato ad assistere al rito. Nei primi banchi, accanto alle due bare bianche, erano presenti anche la preside e gli insegnanti della scuola elementare "Quasimodo" dove studiava Giuseppe Rosario.

Vanessa Lo Porto è agli arresti domiciliari in un centro di riabilitazione psico-motoria a Troina, in provincia di Enna. Lo ha disposto il Gip del Tribunale di Gela, Veronica Vaccaro, su richiesta della procura della Repubblica, ritenendo il carcere il luogo meno adatto per la sua detenzione. Il timore dei medici infatti è che la donna possa tentare il suicidio.

A scatenare la tragedia oltre all'angoscia per la recente separazione, anche la scoperta che entrambi i figli soffrivano di autismo. Secondo la ricostruzione degli investigatori, coordinati dal pm Monia Di Marco, la donna prima avrebbe affogato i suoi figli in mare, poi ritrovata la lucidità, sarebbe riuscita faticosamente a ritornare a nuoto sulla terra ferma ed avrebbe avvertito i carabinieri.

La donna è malata di bipolarismo maniacale
Vanessa Lo Porto soffre di bipolarismo maniacale. Una malattia ereditata dalla famiglia paterna. Il padre, era stato ricoverato in psichiatria nel mese di gennaio, mentre lo zio è morto suicida. La donna, mentre si trovava in ospedale, ha continuato a ripetere "sono una codarda" per non aver avuto il coraggio di uccidersi dopo aver immerso i due piccoli in mare. Solo quando ha capito che per loro non c'era più nulla da fare, con il suo cellulare ha chiamato i carabinieri.