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La pace corre su due ruote: Lionello percorrerà 3500 km in ventisei giorni

Dal Trentino alla Terra Santa, il pellegrinaggio di un albergatore 70enne di San Martino di Castrozza

Lionello Rigamonti
ansa

Il sogno è diventato realtà. "Mi sembra di vederli quei benedetti tremila e cinquecento km che dovrò fare". A settant'anni suonati lo dice Lionello Rigamonti, classe 1944, che ben sa di sfidare la comune logica e il buon senso apprestandosi di buona lena alla sua ennesima impresa, l'ottava, coronamento di una vita fatta di lavoro, carattere da vendere e pedalate, tante, che lo porteranno stando in sella a una bici dalle valli del Trentino fino in Terra Santa. Un pellegrinaggio per la pace che la guerra tra israeliani e palestinesi rende oggi di stringente attualità.

Non è la prima volta che compie simili traversate Lionello, e se chi gli sta vicino, la moglie Angela e i due figli Noemi e Alessandro, dovrà controllare qualche palpito cardiaco di troppo, ecco snocciolato nero su bianco il mistico tragitto del prode Lionello. Si parte domenica 14 settembre con la benedizione di don Pepi sul sagrato della chiesetta di San Martino di Castrozza. Ci sarà tutta la cittadinanza. Poi tra sospiri e auguri di buon viaggio avrà inizio l'avventura.

In volata, si fa per dire, fino a Bari lungo l'Adriatica, poi in traghetto fino a Durazzo, attraverso Macedonia e a nord fino in Turchia per raggiungere Ankara, poi la Cappadocia e un aereo che lo porterà a Tel Aviv. Da qui sulle orme di Gesù, momento clou dell'impresa. Totale 26 giorni di viaggio con una media di 130 km al giorno che, tradotto in energia cinetica pura, vuol dire 10/12 ore di pedalate quotidiane.

Tutto qua, se vi sembra poco! Lionello è stato in San Pietro per la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, a Lourdes, Fatima e Santiago di Compostela. Ha spaziato nella nostra penisola tra Loreto, San Giovanni Rotondo e altri luoghi rappresentativi; è stato nei campi di sterminio nazisti, a Medjugorie e alla cerimonia delle canonizzazioni di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.

Di strade lunghe e tortuose, in salita e in discesa Lionello ne ha del resto percorse tante sin da quando, nato a Milano, si recava col suo furgone in giro per la bassa lombarda a caricare e scaricare mobili. Poi si ingegnò in proprio con furgoni e camion, e in breve si fece un nome. Era lui quello dei garofani di S.Remo colti in Riviera e consegnati in Brianza nel giro di poche ore. Seguirono altre imprese: il campeggio per famiglie in Lazio, uno dei più grandi della Regione; poi una storica litigata col suo socio e la vita che volta pagina portando Lionello e famiglia a San Martino dove i Rigamonti hanno un albergo, il Margherita, e due negozi di moda.

Le distanze che si possono colmare e quelle che non finiscono mai. Quelle custodite nella nostra coscienza attonita di fronte alle grandi domande della vita per esempio; e se le risposte a Lionello non gli venivano spontanee, e non è il solo, fu la fede, intensissima, a sorreggerlo sempre nel suo cammino di ricerca. Pedalare è una filosofia di vita, non ti sembra mai di buttar via il tempo, c'è sempre un luogo dove arrivare e il viaggio può essere più importante della meta, Bruce Chatwin insegna.

Aneddoti, tantissimi, come quella volta che dalla bici cadde rovinosamente. "Pensavo di essermi rotto tutto - dice - e invece non mi feci neanche un graffio. Miracoli a parte mettiamola così: quando uno è motivato al limite della cocciutaggine come Lionello c'è poco che ti possa fermare, compreso l'asfalto...che diventa di piume.

Il rientro è previsto a San Martino il 18 ottobre.