giornata senza debiti

Hai un debito? Non sei solo: 4 italiani su 10 vivono con un prestito attivo (ma nessuno ne parla)

Una ricerca Ipsos-KRUK svela il paradosso italiano: il credito è diventato indispensabile per vivere, ma chi ha debiti prova vergogna, chiede aiuto agli amici invece che agli esperti e preferisce tacere

14 Nov 2025 - 15:45
 © Istockphoto

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L'indebitamento è ormai una realtà strutturale per le famiglie italiane, ma resta un argomento tabù che genera sofferenza psicologica e isolamento. È quanto emerge dalla ricerca realizzata da Ipsos per KRUK Italia in vista della Giornata Senza Debiti del 14 novembre, che fotografa un Paese dove il 41% dei cittadini ha contratto almeno un prestito, l'80% percepisce l'impatto negativo dell'inflazione sul bilancio domestico e il 37% non sarebbe in grado di fronteggiare una spesa imprevista di mille euro. Un quadro in cui il credito rappresenta uno strumento di sopravvivenza economica, ma continua a essere vissuto con disagio emotivo e scarsa consapevolezza.

Metà degli italiani dipende dai prestiti L'indagine dimostra quanto il ricorso al debito sia diventato essenziale nella vita quotidiana degli italiani. Più della metà del campione (51%) riconosce che i finanziamenti hanno permesso l'accesso a beni fondamentali, come l'automobile, senza i quali sarebbe difficile mantenere uno standard di vita accettabile. Inoltre, quattro persone su dieci hanno attualmente un prestito attivo intestato a loro nome, confermando che l'economia reale del Paese si fonda in larga misura sul credito al consumo.

Nonostante questa diffusione capillare, la gestione dei debiti presenta criticità significative. Il 13% di chi ha contratto un finanziamento ammette di aver saltato almeno una rata, mentre un ulteriore 16% ha rischiato di farlo. A destare particolare attenzione è anche il 4% di italiani che utilizza strumenti di pagamento dilazionato come il Buy Now Pay Later, in alcuni casi perfino per acquisti di prima necessità come la spesa alimentare. Questo fenomeno, in rapida crescita, potrebbe segnalare non solo un'abitudine alla rateizzazione, ma anche una condizione di precarietà economica sottostante.

L'analfabetismo finanziario Un elemento critico evidenziato dalla ricerca è la scarsa alfabetizzazione finanziaria degli italiani: il 35% dichiara di non possedere nemmeno le nozioni di base su mutui, prestiti e tassi di interesse. Questa carenza di conoscenze si intreccia con una forte componente psicologica che influenza pesantemente le scelte economiche. Come sottolinea Andrea Alemanno, Head of Public Affairs & Corporate Reputation di Ipsos Doxa, "in un contesto di diffusa fragilità socioeconomica, è fondamentale accrescere l'educazione finanziaria per migliorare la capacità delle persone di prendere decisioni sostenibili e ridurre i rischi di sovraindebitamento".

Le emozioni giocano infatti un ruolo determinante: paura ed entusiasmo condizionano le decisioni finanziarie, spesso portando a scelte impulsive o inadeguate. Solo un italiano su cinque considera il debito semplicemente come uno strumento per accedere a ciò di cui si ha bisogno e ritiene di poterlo affrontare con serenità. Per contro, quasi un italiano su cinque perderebbe il sonno al pensiero di non poter pagare una rata. La mancanza di strumenti di protezione è emblematica: appena il 3% della popolazione ha sottoscritto un'assicurazione a tutela del proprio debito, una percentuale irrisoria considerando che un italiano su quattro è consapevole di poter rischiare di saltare un pagamento.

Ansia, vergogna e paura La dimensione psicologica dell'indebitamento rappresenta uno degli aspetti più preoccupanti emersi dall'indagine. Il 77% di chi ha debiti non vive questa condizione con tranquillità, e le emozioni negative dominano l'esperienza: il 33% prova ansia, il 26% vergogna e il 21% paura. Particolarmente vulnerabili risultano i giovanissimi e gli over 55, le fasce d'età più sensibili alla parola "debito", che sperimentano un mix di preoccupazione, agitazione e rabbia.

Questo pesante carico emotivo si traduce in un silenzio quasi assoluto: il 70% degli italiani non parlerebbe dei propri debiti con nessuno. Il tabù che circonda il tema è profondamente radicato e impedisce alle persone di cercare aiuto quando ne avrebbero bisogno. Come spiega Tomasz Kurr, CEO di KRUK Italia, "gestire il debito non è solo una questione di numeri, ma significa ritrovare speranza e fiducia in sé stessi. In oltre dieci anni di osservazione abbiamo constatato che chi risolve la propria situazione finanziaria non solo riacquista accesso al credito, ma recupera anche serenità ed equilibrio sociale".

La trappola dell'aiuto informale: parenti invece di professionisti Di fronte alle difficoltà economiche, gli italiani tendono a rivolgersi alle persone sbagliate. Il 39% cerca infatti sostegno da familiari o conoscenti, che però non possiedono le competenze necessarie per affrontare problematiche finanziarie complesse. Questo comportamento, dettato dalla paura di sentirsi giudicati, rischia di aggravare la situazione invece di risolverla: l'aiuto di una persona cara spesso permette solo di posticipare il problema senza eliminarlo alla radice.

La scarsa conoscenza delle alternative professionali aggrava ulteriormente la situazione: quasi la metà del campione (47%) non sa che esistono società specializzate nel recupero crediti o, pur conoscendone l'esistenza, non sa esattamente quali servizi offrano. Questa mancanza di informazione alimenta l'isolamento e impedisce l'accesso a soluzioni concrete e sostenibili.

La Giornata senza debiti Giunta alla seconda edizione in Italia e nata 16 anni fa per iniziativa di KRUK a livello internazionale, la Giornata senza debiti del 14 novembre si inserisce nel Mese dell'Educazione Finanziaria con l'obiettivo di abbattere il muro di vergogna e tabù che circonda l'indebitamento. L'iniziativa vuole incoraggiare le persone a parlare apertamente della propria situazione per poterla affrontare con maggiore consapevolezza.

Sul sito dedicato (https://it.kruk.eu/giornatasenzadebiti) sono disponibili consigli pratici e informazioni essenziali per chiunque si trovi in difficoltà. L'obiettivo è trasformare le persone da vittime passive della propria situazione debitoria in protagoniste attive della gestione finanziaria, dimostrando che il debito, se affrontato razionalmente con un piano chiaro, è più leggero di quanto sembri. La Giornata ha finalità esclusivamente divulgative e non commerciali, poiché KRUK Italia non offre servizi diretti ai privati ma gestisce portafogli di crediti acquisiti sul mercato.