Dall'agenzia al notaio, dalla perizia alle tasse: ecco tutte le spese che non ti aspetti
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Comprare casa non significa solo ottenere un mutuo. Oltre al prestito bancario, oggi più favorevole grazie alla riduzione progressiva dei tassi, bisogna infatti mettere in conto parecchie altre spese. Secondo i calcoli di Facile.it, per una casa da 180mila euro con un mutuo da 126mila euro, le spese accessorie arrivano a ben 12.558 euro. Una cifra che può mandare in tilt i conti di chi non se l'aspetta. Ma vediamo nel dettaglio dove vanno a finire tutti questi soldi e, soprattutto, se c'è modo di risparmiare qualcosa
La voce più pesante è senza dubbio l'agenzia immobiliare: 6.558 euro, praticamente la metà di tutto. Si tratta del 3% sul valore della casa più Iva, una percentuale ormai standard in tutta Italia. Certo, alcune agenzie potrebbero chiedere di meno, ma è raro trovare chi scende sotto questa soglia per immobili di questo valore.
La banca non lavora gratis, ovviamente. Per "istruire" la pratica del mutuo chiede in media mille euro, anche se qui i prezzi cambiano molto da istituto a istituto. Alcune banche chiedono una percentuale che va dallo 0,50% all'1% sull'importo del prestito, altre applicano cifre fisse. La buona notizia? Ci sono banche che si fanno carico di tutti questi costi, quindi vale la pena guardarsi intorno.
La perizia per valutare la casa costa mediamente 350 euro, ma anche qui qualche banca la offre gratis. Dal notaio invece non si scappa: per l'atto di compravendita e quello del mutuo con iscrizione ipotecaria si pagano circa 2.500 euro.
Qui le cose si complicano un po'. Se compri da un privato, le tasse sono agevolate per la prima casa e arrivi a spendere 1.550 euro tra imposta di registro (2% del valore catastale, minimo 1.000 euro), imposta ipotecaria (50 euro), imposta catastale (50 euro) e imposta sostitutiva sul mutuo (0,25% della somma prestata).Ma se compri da una società, i conti cambiano drasticamente: l'Iva al 4% fa schizzare le tasse a 8.115 euro totali. Una bella differenza che conviene tenere a mente quando si cerca casa.
Ultima voce, la polizza scoppio e incendio: obbligatoria per legge quando si fa un mutuo, costa mediamente 600 euro. Anche qui, girando un po' sul mercato anziché accettare la prima proposta della banca, si può risparmiare qualcosa.
Non tutto è perduto: molte di queste spese si possono detrarre nella dichiarazione dei redditi. Si recuperano parzialmente le parcelle del notaio, le spese di istruttoria della banca, la perizia, l'imposta sostitutiva, le spese dell'agenzia e gli interessi del mutuo.
Ecco il quadro completo per una casa da 180mila euro:
"È fondamentale confrontare le offerte sul mercato", spiegano da Facile.it. "I costi possono essere molto diversi tra una banca e l'altra, e spesso conviene farsi aiutare da un consulente indipendente. Dopotutto, per la maggior parte degli italiani si tratta dell'acquisto più importante della vita". Morale della favola: quando si compra casa, il mutuo è solo l'inizio. Meglio saperlo prima e non trovarsi con brutte sorprese all'ultimo momento.